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venerdì 5 agosto 2011

INCENDIO IN UN NEGOZIO DI POMPA FUNEBRE

 Incendio doloso alle pompe funebri in via Marconi 

 PIETRAPERZIA. “Aumenteremo la vigilanza – dichiara il sindaco Enzo Emma – anche con il piazzamento di altre video sorveglianze. Abbiamo avuto dei ritardi burocratici per quanto riguarda il bilancio”.
Nella notte tra giovedì e venerdì è stata data alle fiamme la terza agenzia delle pompe funebri, proprio il giorno dell’apertura perché la signora Nina Galoti aveva ricevuto il nullaosta all’apertura il mercoledì ed il giovedì aveva diramato nel paese la notizia con l’affissione di manifesti pubblicitari.
L’incendio a quanto pare di natura dolosa, ha distrutto tutto il materiale che vi era dentro il negozio, che si presentava molto aggraziato e di gusti raffinati. L’incendio ha scalfito anche l’intonaco che in parte si è anche screpolato e che comunque si presenta tutto in colore fumo.
L’agenzia continuerà a svolgere il servizio di pompe funebri e quindi ha diramato il recato, per eventuali servizi per l’ultima dimora. Dopo un periodo di incomprensione nelle pompe funebri sembrava che tutto fosse pacifico e l’unico atto singolare è stato quello di accaparrarsi il servizio del funerale, anche quando il poveraccio fosse nel momento del trapasso. Le tre agenzie sembrano che abbiano gestioni di persone dignitose che meriterebbero di essere lasciati sereni nel loro lavoro. L’apertura della terza agenzia è stata vista bene dalla cittadinanza perché avrebbe creato delle forme di emulazione nel servizio ed anche l’abbassamento dei costi.
Bisogna dire che le agenzie delle pompe funebri lavorano con professionalità; infatti ai dolenti l’impresa di servizio ha  premura di portare un servizio di colazione ed inoltre tutte le pratiche vengono sbrigate dall’agenzia: Pietraperzia è un paese felice per il viaggio all’ultima dimora.
Un’attività pedagogica formativa viene svolta dai parroci che vedono questo trapasso come un ricongiungimento con il Risorto, speranza della vita degli uomini.  I funerali mediamente sono un centinaio all’anno e dato il piccolo centro dove tutti si conoscono il saluto al coro estinto è diventato una prassi di vivere.
Per lo spegnimento dell’incendio sono venuti i vigili del fuoco di Enna, allertatati dalla locale stazione dei carabinieri che subito sono stati sul posto quando l’incendio è scoccato.
Sicuramente sarà difficile agli inquirenti venire all’inizio del bandolo della matassa, perché nel concetto di onore la criminalità mafiosa è ben protetta “di un’omertà connivente”.
Don Pino Carà