Portale ed Armi
IL PORTALE DI SANT'ANTONIO
PIETRAPERZIA. Con il
taglio del nastro è stata aperta al pubblica la visita del Partale gotico
plateresco ed una collezione feudale di arme. Mecenate dell’Iniziativa è stata
il barone Enzo Cammarata di Piazza Armerina, che gestisce di sua proprietà un
museo privato. Il tagli del nestro è stata fatto dal Eliana Emma e dall’assessore
Paolo Di Marca, legati da un progetto in
prospettiva uxorio.
IL barone ha fatto questo
omaggio alla comunità pietrina per i profondi legami di amicizia che lo legano
al sindaco Emma, che ha sponsorizzato l’iniziativa; anche perché il Partale proviene
dal castello Barresi della cappella di Sant’Antonio. “Il portale mi è stato
ceduto – afferma il Barone Cammarata – da Galvano Lanza, barone di Trabia. I Lanza altre a questo
portale ne portarono via anche altri e possono essere ammirati a Palermo nella
“Villa dei Lanza di Scalea”.
“ Il portale affidato –
afferma il sindaco Enzo Emma - al comune potrebbe essere quello della chiesa di
Sant’Antonio del Castello; dai primi studi si nota che l’ornamento nel frontone
fa riferimento ad animali presenti nelle zona come il cane, il cinghiale ed
altri e si armonizza con la fauna emblematica della Villa Romane del Casale di
Piazza Armerina. Per giorno tredici
prossimo abbiamo previsto una conferenza
sulla mostra del Portale e sulle armi esposte. Il castello deve
recuperare la sua peculiare identità. Anche le armi che provengono dal museo
Cammarata sono di stampo feudale; quelle esposte sono state realizzati
nell’Ottocento affinché il castello mantenesse la sua feudalità”.
“Le armi che sono 39 ed
il portale – afferma l’assessore Paolo Di Marca – in questo cammino di estate
pietrina, ci portano alla nostra identità storica, che affonda le sue radice
nel feudalesimo e nell’antico maniero; infatti anche la sua apertura provvisoria
è stata progettata nel contesto del fatto che
Pietraperzia è ricca di storia medioevale”.
Don Pino Carà