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domenica 28 agosto 2011

LA VIRTU' TEOLOGALE DELLA SPERANZA E' CERTEZZA 28 AGOSTO 2011

LA SPERANZA
SPE SALVI FACTI SUMUS
SIAMO STATI SALVATI NELLA SPERZA
Come dice sant’Agostino: “Hai creduto, sei stato battezzato: è morta la vita vecchia, è stata uccisa sulla croce, sepolta nel battesimo. E’ stata sepolta la vecchia, nella quale malamente sei vissuto: risorga la nuova” "SPERANZA"!!!


Quali prospettive concrete?
Nel Vangelo di san Luca c’è una bellissima pagina: quella dei discepoli di Emmaus.
Scoraggiati e delusi, disincantati e che non si aspettano più nulla di nuovo: quei due assomigliano molto a noi. Come nei nostri tempi, anch’essi vivono un pauroso deficit di speranza. Ed ecco riemergere anche il filo conduttore nascosto: questo sarà il decennio della speranza, dopo che in anni precedenti è stata accentuata la fede e la carità. Anche se c’è un accento nuovo, le tre dimensioni vanno – e devono andare – sempre insieme. Uno scrittore francese ha scritto che la speranza è come la sorella minore che tiene per mano e conduce anche le due sorelle maggiori. Eloquente sottolineatura del compito delicatissimo e fondamentale della speranza. Se si radica nel cuore del Vangelo (l’amore di Dio manifestatoci fino in fondo da Cristo crocifisso e risorto), essa diventa davvero una “speranza che non delude”.

I due di Emmaus sono affiancati da Cristo Risorto che
li conduce dentro la profondità delle Sacre Scritture (Parola di Dio)
e alla fine lo “riconobbero nello spezzare il Pane” (Eucaristia).

E’ solo così che riescono a riprendere il cammino, ritornare alla comunità dalla quale si erano staccati con delusione e amarezza, riscoprire la gioia dei “fratelli che si trovano insieme” e che dallo Spirito Santo e dalla sua forza sono quasi scaraventati in tutto il mondo a evangelizzare.

La domenica cuore della parrocchia.
L’esperienza che hanno vissuto i discepoli di Emmaus è la stessa alla quale sono invitati tutti i cristiani nel giorno del Signore, la domenica.
Invitati alla mensa del Cristo Crocifisso-Risorto

ascoltiamo la sua Parola viva (prima parte della Messa)

e ci nutriamo dello stesso cibo spirituale, l’Eucaristia, cuore della Messa

per uscire di nuovo nella vita di tutti i giorni ma profondamente trasformati.


Conformiamoci a Cristo, solo così lo potremo rendere presente al mondo!


Pace e bene

Maria Maistrini