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sabato 6 agosto 2011

NASCONO I RANGES CON GIUSEPPE CARCIOFOLO CAPOGRUPPO

Convenzione con il Comune.


PIETRAPERZIA. Nasce la stazione dei Ranger ed il sindaco Vincenzo Emma firma una convenzione con l’associazione, rappresentata dal capogruppo Giuseppe Dio Carciofolo, delegato dalla signora Sarina Fardella comandante provinciale e tecnico nazionale.
“Ai Ranger pietrini – dichiara il sindaco Enzo Emma -  vengono affidati i seguenti servizi: “A) Emergenze di carattere quali: alluvioni, stato di allerta meteo-idrologici, incendi, sostegno alle attività produttive di calamità naturali. B) Altri servizi di carattere non di emergenza ai fini di prevenzione e mitigazione dei rischi, in particolare campagne di prevenzione incendi, informazione alla popolazione, per servizio di vigilanza delle manifestazioni e integrazione del traffico culturale religioso e turistico in ausilio eventualmente chiesto dalla Polizia Municipale.
C) Vigilanza ambientale sul territorio: segnalazione con relazione di servizio in merito alla esistenza di rifiuti abbandonati e o discariche abusive”.
Per il compenso il sindaco Emma scrive in delibera: “Il contributo economico da erogare a detta associazione, verrà determinato annualmente con deliberazione di Giunta Comunale  a fronte ad una relazione dei servizi svolti dall’ Associazione”.
I fondatore della stazione pietrina sono: Giuseppe Carciofolo, Manuel Carciofolo, Gianluca Inveradi, Denise Li Muti e Maurizio Sortino.
La costrizione del gruppo è avvenuta a Barrafranca  in armonia con quello barrese. La mente organizzativa di questa nuova realtà di volontariato è la signora Sarina Fardella, che per le sue qualità è entrata a far parte del direttivo nazionale ed ha incrementato la presenza dei Ranger in provincia di Enna.
“Il nostro impegno – dichiara Giuseppe Carciofolo – è di volontariato. Siamo giovani e ci voglia o rendere utili per la nostra comunità. Siamo aperti a tutti quelli che ne vogliano far parte ed abbiamo un riconoscimento a livello nazionale. Abbiamo trovato parecchio entusiasmo nei giovani e stiamo definendo le formalità di ammissione. La nostra cultura è altamente antropologica e quindi mettiamo la “persona” al primo posto”  a cui diamo sommo rispetto e venerazione”.
Giuseppe Carà