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venerdì 5 agosto 2011

RIPRISTINATA LA STRADA DEL SANTUARIO DI MONSERRATO

Ripristinata la strada di Monserrat

PIETRAPERZIA. “E’ stata ripristina - comunica il sindaco Enzo Emma - la strada carrabile che da Piazza San Pio conduce al santuario di Monserrat e poi prosegue per la miniere di Musalà e si va a ricongiungere col la strada che viene da Tornabè. Ancora una volta abbiamo dimostrato che quando prendiamo impegni li onoriamo”.
“La strada ripristinata – dichiara un inquilino della zone Pino Paci – è stata ripristinata a regola d’arte; è sicuramente più efficiente di prima. La ditta ha fatto lavoro come ci aveva promesso. Noi abbiamo  avuto fiducia nel nostro sindaco Enzo Emma e quindi nei momenti della polemica abbiamo mantenuto la calma. Mi sembra opportuno che una cava di “rosticcio” potesse lavorare, anche per l’economia dei paese; quindi è ovvio che i mezzi di trasposto hanno arrecato danni alla strada. La ditta che si è servita della cava è stata munifica due volte: prima perché ha comprato il rosticcio nelle nostre cave e poi ci riparato cinque km di strada. Tutto è finito bene”.
Lungo il percorso  della strada vi è la chiesta di Monserrat che è stata ripristina da una famiglia gentilizia; il vescovo della diocesi di Piazza Armerina ha permesso che nella detta chiesa venga celebrata la messa una volta la settimana. Per la circostanza la chiesa si riempie”.
La chiesa del Monserrat fu aperta al culto il 31 luglio   del 2005 con una cerimonia religiosa dal vescovo Michele Pennisi. La Sacra immagine della Madonna del Monserrato di contrada  Serre e la chiesa omonima erano tenuti in cura dai Padri Benedettini che la nascosero per evitare che cadesse nelle mani dei Saraceni quando vennero a Pietraperzia e bruciarono tutte le ville pietrine e la medesima città di “Petra” .
Era tradizione che l’antica pittura che dava il nome alla Chiesa, fosse stata ritrovata nei pressi della stessa chiesa. Sotto di essa erano presenti delle cripte così artificiosamente intagliate e disposte, che chi le vide non potè non riconoscere il rifugio dei primi cristiani di Pietraperzia.
Per i tanti miracoli  che i fedeli ricevevano dalla  Madonna,  accorrevano da ogni paese vicino e particolarmente le donne in gravidanza per la protezione del nascituro.
Quando il Re di Spagna Filippo II (1527-1598) figlio di Carlo V, ordinò che in ogni paese si dedicasse una chiesa alla Madonna del Monserrato, a cui egli era fortemente devoto (Abbazia di Nuestra Señora de Montserrat in Catalogna), il popolo pietrino scelse la chiesa delle Serre. Ciò dimostra in quale grande conto la chiesa fosse tenuta nel passato.
La Madonna del Monserrato veniva festeggiata il primo giorno festivo dopo la Pasqua ovvero il giorno della Pasquetta, dimostrando ancora una volta l’importanza che essa ricopriva fra la cristianità pietrina, a tal punto da utilizzare quel luogo e quella Chiesa per ridare gioia e spensieratezza agli animi depressi e tristi dalla passione di Cristo durante la settimana santa. Divenne usanza che nella tradizionale giornata di allegria agreste della pasquetta si passasse dalla chiesa per dire una preghiera.
Dopo una lunga e gloriosa  storia, la Chiesa rurale del Monserrato di Pietraperzia, subì verso la metà del ‘800 un abbandono per la mancanza di custodia e per le grandi difficoltà dell’accesso, soprattutto in periodo invernale, attraverso la strada che si inerpicava lungo le pendici della collina detta delle Serre appunto in riferimento alla Chiesa del Monserrato che in essa si elevava.
Don Pino Carà