Ripristinata la strada di Monserrat
PIETRAPERZIA.
“E’ stata ripristina - comunica il sindaco Enzo Emma - la strada carrabile che
da Piazza San Pio conduce al santuario di Monserrat e poi prosegue per la
miniere di Musalà e si va a ricongiungere col la strada che viene da Tornabè.
Ancora una volta abbiamo dimostrato che quando prendiamo impegni li onoriamo”.
“La
strada ripristinata – dichiara un inquilino della zone Pino Paci – è stata ripristinata
a regola d’arte; è sicuramente più efficiente di prima. La ditta ha fatto
lavoro come ci aveva promesso. Noi abbiamo avuto fiducia nel nostro sindaco Enzo Emma e
quindi nei momenti della polemica abbiamo mantenuto la calma. Mi sembra
opportuno che una cava di “rosticcio” potesse lavorare, anche per l’economia
dei paese; quindi è ovvio che i mezzi di trasposto hanno arrecato danni alla
strada. La ditta che si è servita della cava è stata munifica due volte: prima
perché ha comprato il rosticcio nelle nostre cave e poi ci riparato cinque km
di strada. Tutto è finito bene”.
Lungo
il percorso della strada vi è la chiesta
di Monserrat che è stata ripristina da una famiglia gentilizia; il vescovo della
diocesi di Piazza Armerina ha permesso che nella detta chiesa venga celebrata
la messa una volta la settimana. Per la circostanza la chiesa si riempie”.
La chiesa del
Monserrat fu aperta al culto il 31 luglio del 2005 con una
cerimonia religiosa dal vescovo Michele Pennisi. La Sacra immagine della
Madonna del Monserrato di contrada Serre e la chiesa omonima erano tenuti
in cura dai Padri Benedettini che la nascosero per evitare che cadesse nelle
mani dei Saraceni quando vennero a Pietraperzia e bruciarono tutte le ville
pietrine e la medesima città di “Petra” .
Era tradizione
che l’antica pittura che dava il nome alla Chiesa, fosse stata ritrovata nei
pressi della stessa chiesa. Sotto di essa erano presenti delle cripte così
artificiosamente intagliate e disposte, che chi le vide non potè non
riconoscere il rifugio dei primi cristiani di Pietraperzia.
Per i tanti
miracoli che i fedeli ricevevano dalla Madonna, accorrevano
da ogni paese vicino e particolarmente le donne in gravidanza per la protezione
del nascituro.
Quando il Re di
Spagna Filippo II (1527-1598) figlio di Carlo V, ordinò che in ogni paese si
dedicasse una chiesa alla Madonna del Monserrato, a cui egli era fortemente
devoto (Abbazia di Nuestra Señora de Montserrat in Catalogna), il popolo
pietrino scelse la chiesa delle Serre. Ciò dimostra in quale grande conto la
chiesa fosse tenuta nel passato.
La Madonna del
Monserrato veniva festeggiata il primo giorno festivo dopo la Pasqua ovvero il
giorno della Pasquetta, dimostrando ancora una volta l’importanza che essa
ricopriva fra la cristianità pietrina, a tal punto da utilizzare quel luogo e
quella Chiesa per ridare gioia e spensieratezza agli animi depressi e tristi
dalla passione di Cristo durante la settimana santa. Divenne usanza che nella
tradizionale giornata di allegria agreste della pasquetta si passasse dalla
chiesa per dire una preghiera.
Dopo una lunga e
gloriosa storia, la Chiesa rurale del Monserrato di Pietraperzia, subì
verso la metà del ‘800 un abbandono per la mancanza di custodia e per le grandi
difficoltà dell’accesso, soprattutto in periodo invernale, attraverso la strada
che si inerpicava lungo le pendici della collina detta delle Serre appunto in
riferimento alla Chiesa del Monserrato che in essa si elevava.
Don Pino Carà