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mercoledì 6 gennaio 2016

TAVOLA ROTONDA SU "VALORIZZIAMO I NOSTRI PRODOTTI "



Seminario su “Valorizziamo i nostri prodotti tipici locali”


L'ASSESSORE  MICHELE LA PLACA

 GIORGIO RUTA, VINCENZO CALI', ROCCO MICCICHE', LORENZO AMERIGO
 
PIETRAPERZIA L’amministrazione comunale apre il nuovo anno con un seminario sull’avicoltura. Sabato alle ore 18:00 presso la sala del Chiostro Santa Maria di Gesù, Piazza Vittorio Emanuele si è avuta la dissertazione sul tema: “Valorizziamo i nostri prodotti tipici locali”.
Sono intervenuti: l’ing. Rocco Miccichè, presidente del consiglio comunale; Michele La Placa, assessore alle politiche agricole; l’agronomo dottor Vincenzo Calì, che ha sviluppato il tema “L’evoluzione delle nostre coltivazioni, dal mandorlo al pistacchio”; il dottor Cristoforo Maggio, componente nazione direttivo FIPO (Federazione Italiana Piante Officinali) è intervenuto su  “L’esperienza delle piante officinali in Sicilia”; il dottor Lorenzo Americo, nutrizionista che ha trattato il tema “Alimentazione a Km zero  e intolleranze alimentari”.
A chiusura dei lavori è stato è stato redatto un documento il cui canovaccio è stato preparato dall’assessore Michele La Laplaca.   Il documento è così articolato: “La valorizzazione delle produzioni tipiche costituisce una strategia efficace per il conseguimento di molteplici obiettivi sia di carattere economico (rivitalizzazione delle colture tipiche -Timilia/tumminia, diversificazione delle produzioni, acquisizione di nuovi sbocchi di mercato, ed altro) sia socio-culturali (recupero delle tradizioni e della cultura locale, rafforzamento dell'identità locale.). Essa si fonda su potenzialità specifiche di un territorio: know how,  tradizioni e culture locali che conferiscono alle produzioni la loro immagine specifica (tipicità) e rappresenta un'operazione economica che richiede l'individuazione precisa dei potenziali sbocchi di mercato, la definizione e l'attuazione di strategie commerciali ed il rispetto di un requisito essenziale: la qualità.
I prodotti alimentari biologici sono appunto sinonimo di sicurezza alimentare e di qualità. Essi sono sottoposti a numerosi controlli lungo la filiera produttiva e di distribuzione per garantire al consumatore che in fase di produzione e di trasformazione vengano rispettati i regolamenti vigenti volti appunto a certificarne la genuinità.
La filiera alimentare è l’itinerario percorso da un prodotto all’interno del sistema agroalimentare, dalla produzione agricola, alla lavorazione industriale, alla distribuzione e commercializzazione fino alla tavola del consumatore.
Parlando dunque di prodotti tipici non si può non parlare di filiera corta, ovvero quando s’instaura un rapporto diretto tra chi produce e chi consuma mediante vendita diretta.
La scelta di alimenti a filiera corta è vantaggiosa per l’uomo e per l’ambiente. Per un produttore agricolo la vendita diretta è relativamente facile, assicura una remunerazione più equa rispetto alle forniture alla grande distribuzione e incentiva la biodiversità delle produzioni. Il consumatore trae benefici economici e qualitativi dalla filiera corta. I prodotti acquistati hanno un prezzo finale inferiore perché si riducono i costi legati alle intermediazioni della distribuzione organizzata. In particolare i prodotti di ortofrutta certificati, se raccolti al momento giusto e subito venduti, sono garanzia di maggiore freschezza, qualità (migliori caratteristiche organolettiche) e sicurezza alimentare”.
Giuseppe Carà

domenica 3 gennaio 2016

TELA DI SANT'ANTONIO ABATE DI SAN NICOLO' RESTAURATA


Restaurata la tela di Sant’Antonio Abate di San Nicolò

TELA DI SANT'ANTONIO ABATE DI SAN NICOLO'

PIETRAPERZIA. Giorni addietro  presso il museo diocesano di Piazza Armerina è stato consegnato al responsabile dell'ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici don Giuseppe Paci e al direttore del museo don Filippo Salamone, un dipinto restaurato olio su tela raffigurante Sant'Antonio Abate, proveniente dalla chiesa San Nicolò di Pietraperzia e custodito in deposito permanente presso lo stesso museo. Il restauro è stato realizzato dalla ditta Geraci Restauri srl nei mesi di agosto -dicembre 2015, presso il laboratorio di restauro di Messina. La tela di Sant’Antonio Abate con angeli  è del sec. XVIII, ed è di buona fattura.  Le condizioni di conservazione erano abbastanza critiche, tanto da ritenersi urgente un restauro conservativo. L'importo complessivo del restauro complessivo di IVA è di € 5.124,00. il restauro è stato realizzato con il contributo dell'otto per mille della CEI. Attualmente la tela è esposta al pubblico presso il museo diocesano per essere ammirata nel suo nuovo splendore.
       La tela prima che fosse consegnata al museo diocesano fu studiata dall’Archeoclub con un team di lavoro coordinato dal presidente Andrea Rapisardi. Fa parte del team Gianluca  Miccichè, critico d’arte di valore. L’Archeoclub storicizzò la tela nel XVI secolo.
       La tela è stata all’attenzione del circolo di Cultura del presidente Giovanni Falzone; anche il gruppo di lavoro del Circolo la storicizza nel XVI.  In una assemblea di soci il circolo su proposta del presidente Giovanni Falzone ha deciso che la tela andrà ad impreziosire il calendario artistico  dello stesso circolo.
       L’avvocato Salvatore Bevilacqua cultore d’arte afferma: “Mi fa piacere che la diocesi ha realizzato un restauro di una delle tele più importante del corredo artistico. Dopo la tela della “Nunziata” che fu trafugata dei ladri e che non è stata più ritrovata , la tela di Sant’Antonio Abate  è certamente una delle più importanti della diocesi.  Plaudo all’iniziativa del Circolo di Cultura che ne ha fatto un punto forte del proprio calendario artistico.
       Il gruppo di San Pio che opera nella chiesa di  San Nicolò  intanto chiede con determinazione che Sant’Antonio Abate torni in paese.
Giuseppe Carà

LABORATORIO ESPERIENZIALE PER SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARE PROGRAMMATO DALL'ASSESSORE LAURA CORVO E LA PRESIDENTE DELLA PRO LOCO ALESSIA FALZONE

Laboratorio Scolastico Esperienziale

 IL GRANDE ASSESSORE LAURA CORVO

PIETRAPERZIA. Nel contesto della tre giorni della Kermesse dedicata alla manifestazione sui prodotti tipici locali, “Gustando Pietraperzia”, si è tenuto il “Laboratorio Esperienziale” presso la sala conferenze del chiostro “Santa Maria di Gesù”; sono stati interessati i ragazzi della scuola materna e della scuola elementare. Il laboratorio  è stato guidato dalle insegnanti  Melina Di Blasi e Alessia Falzone. I ragazzi sono stati suddivisi per fasce di età; questo ha permesso di prendere coscienza più da vicino su quali siano le produzioni tipiche locali: grano, pistacchio, mandorle e olive.
Attraverso la visione di un filmato i bambini di scuola materna hanno colto l’essenza della semina e del raccolto. Successivamente, attraverso i cinque sensi, hanno fatto esperienza diretta dei prodotti che caratterizzano il territorio di Pietraperzia.
I ragazzi delle scuole elementari, invece, hanno fatto esperienza diretta con il passato storico della lavorazione della terra per la semina e la raccolta del grano. Nel contentesto dell’apprendimento ha dato un apparto il cultore agricolo  Michele Miraglia, stimato agricoltore  del paese:; i ragazzi hanno preso conoscenza dei mezzi che venivano utilizzati dagli antichi coltivatore della terra. Il signor Michele Miraglia ha presentato i mezzi usati in agricoltura nell’ultimo secolo.
In modo particolare si è puntualizzato il periodo della semina quando veniva utilizzata la “Triorba”  un aratro utilizzato da un solo animale; mentre l’aratro normale prevede l’impiego di due animali con l’uso del “giogo”  che veniva posto sul collo degli animali ed al quale si legavo l’aratro.
Ha partecipato ai lavori l’assessore all’agricoltura Laura Corvo che alla fine ha affermato: “L’iniziativa ha una grande valenza perché lega i ragazzi al passato antropologico e culturale
Giuseppe Carà

RACCOLTA ALIMENTARE PER GLI INDIGENTI DAL GOVERNATORE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE MICHELE CORVO



Raccolta alimentare per gli indigenti

 IL GOVERNATORE MICHELE CORVO NELLA POSTAZIONE DI VIA FABIO FILZI

PIETRAPERZIA. Iniziativa per gli indigenti del paese è stata realizzata dai confrati della confraternita ”Preziosissimo Sangue di Cristo”, che opera nella parrocchia Santa Maria;  assistente monsignor Giovanni Bongiovanni,  governatore Michele Corvo e vice governatore Angelo Vullo.
Il governatore Michele Corvo con i suoi 67 confrati ha allestite nove postazioni: Giaconia, Bellomo, Milazzo, Di Forti, Galota, Gervasi, Rosselli, Nicoletti, Cosentino.
La raccolta ha dato i seguenti risultati: 676 Kg; zucchero 137 Kg; latte 202 litri; passata di pomodoro 137 pezzi; pelati in scatola 294 pezzi; scatolette varie 130 pezzi; Olio 20 litri; biscotti e brioches 87 confezioni; legumi in scatola 123 pezzi; alimentari vari (farina, caffè, biscotti) 60 pezzi. Tra Natale e Epifania verranno distribuiti 150 pacchi dono.
A fine raccolta il governatore Michele Corvo ha dichiarato:  “La raccolta alimentare che la nostra confraternita promuove ed organizza ogni anni vuole alleviare le necessità di quanti versano in uno stato di bisogno e por consentire di trascorrere le festività in maniera quanto più serena possibile. Il nostro grazie  va a quanti hanno risposto al nostro appello offrendo numerosi prodotti”.
       “La raccolta – dichiara monsignor Giovanni Bongiovanni - alimentare della confraternita del “Preziosissimo Sangue di Cristo” negli anni è diventata una costante. Anche la gente risponde in maniera positiva ed offre molte derrate alimentari. I prodotti che sono stati raccolti sono quelli a lunga conservazione: pasta, latte, olio, conserve, biscotti e numerosi altri alimenti e prodotti similari. Sono momenti difficili per le famiglie e quindi facciamo salti mortali per lenire le difficoltà, specie per le bollette; le persono rischiano di avere sospeso i servizi elementari, come acqua e luce”. 
Giuseppe Carà