INTITOLATA UNA PIAZZA AL MARESCIALLO
DEI CARABINIERI ANTONINO LA MATTINA
maresciallo antonino la mattina
Maresciallo Giuseppe La Mattina
Maresciallo Salvatore La Mattina
PIETRAPERZIA. A quindici anni dalla scomparsa del Maresciallo Maggiore Antonino
La Mattina, la Giunta Comunale del Comune di Pietraperzia retta dal Sindaco
Vincenzo Emma, con apposito atto deliberativo ha deciso di intitolare la Piazza
adiacente la via Unità d’Italia (ex viale dei pini) all’indimenticato Carabiniere.
Il Sindaco, in
merito ha dichiarato: “Abbiamo deciso di intitolare una piazza del paese al
Maresciallo La Mattina, perché lo stesso nel lungo periodo in cui ha comandato
la locale Stazione dei Carabinieri, ha saputo miscelare in un modo inimitabile
i doveri della sua carica istituzionale con l’umanità che lo
contraddistinguevano. Che il suo comportamento, sia stato apprezzato da tutta
la cittadinanza lo ha dimostrato il fatto che egli dopo aver lasciato il
servizio attivo, sia rimasto in Pietraperzia dove, si è inserito nel tessuto
sociale senza alcuna remora anche da parte della cittadinanza. Peraltro, non
bisogna dimenticare che il maresciallo è stato uno dei pionieri dell’attuale
RSA; difatti, assieme ai soci
dell’allora Sezione Carabinieri in congedo da lui presieduta, giornalmente, al
piano terra dell’attuale struttura curava l’assistenza dei cittadini meno
abbienti”.
Il Maresciallo La Mattina si è arruolato nell’Arma dei
Carabinieri nel 1946, dopo l’uccisione del padre, vittima di una rapina
conclusasi tragicamente. Dopo aver prestato servizio nelle speciali squadriglie
dei carabinieri a cavallo per la lotta al banditismo, nella metà degli anni ’50
ha assunto il comando di una stazione Carabinieri. Carica che manterrà sino
alla pensione, tant’è che verrà insignito dal Ministro della Difesa della
Medaglia d’Oro al merito di lungo comando. Nel corso della sua brillante
quarantennale carriera al Maresciallo La Mattina sono stati concessi
"Encomi" dalle Autorità militari, uno dei quali consegnato in modo
solenne nel 1957 “per aver salvato da peggiore sorte un gruppo di bambini
isolati, a seguito di un nubifragio, all’interno di una scuola rurale in
territorio di Raddusa” ed Elogi dall’Autorità Giudiziaria per varie operazioni
di polizia portate a termine. Oltre ciò gli sono state conferite la medaglia
d’oro Mauriziana per dieci lustri di carriera militare, la croce d’oro per
servizio e da parte dell’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro il titolo di
Cavaliere della Repubblica Italiana.
Hanno seguito le orme del padre i figli, Giuseppe
Luogotenente in servizio al Comando Legione Carabinieri “Sicilia“ e Salvatore
Maresciallo Aiutante sUPS in servizio al Comando Legione Carabinieri “Toscana”.
Don Pino Carà