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domenica 10 luglio 2011

INTITOLATA PIAZZA AL MARESACIALLO ANTONINO LA MATTINA

 INTITOLATA UNA PIAZZA AL MARESCIALLO DEI CARABINIERI  ANTONINO LA MATTINA

 maresciallo antonino la mattina
Maresciallo Giuseppe La Mattina


 Maresciallo Salvatore La Mattina

PIETRAPERZIA. A quindici anni dalla scomparsa del Maresciallo Maggiore Antonino La Mattina, la Giunta Comunale del Comune di Pietraperzia retta dal Sindaco Vincenzo Emma, con apposito atto deliberativo ha deciso di intitolare la Piazza adiacente la via Unità d’Italia (ex viale dei pini) all’indimenticato Carabiniere.
      Il Sindaco, in merito ha dichiarato: “Abbiamo deciso di intitolare una piazza del paese al Maresciallo La Mattina, perché lo stesso nel lungo periodo in cui ha comandato la locale Stazione dei Carabinieri, ha saputo miscelare in un modo inimitabile i doveri della sua carica istituzionale con l’umanità che lo contraddistinguevano. Che il suo comportamento, sia stato apprezzato da tutta la cittadinanza lo ha dimostrato il fatto che egli dopo aver lasciato il servizio attivo, sia rimasto in Pietraperzia dove, si è inserito nel tessuto sociale senza alcuna remora anche da parte della cittadinanza. Peraltro, non bisogna dimenticare che il maresciallo è stato uno dei pionieri dell’attuale RSA;  difatti, assieme ai soci dell’allora Sezione Carabinieri in congedo da lui presieduta, giornalmente, al piano terra dell’attuale struttura curava l’assistenza dei cittadini meno abbienti”.
Il Maresciallo La Mattina si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1946, dopo l’uccisione del padre, vittima di una rapina conclusasi tragicamente. Dopo aver prestato servizio nelle speciali squadriglie dei carabinieri a cavallo per la lotta al banditismo, nella metà degli anni ’50 ha assunto il comando di una stazione Carabinieri. Carica che manterrà sino alla pensione, tant’è che verrà insignito dal Ministro della Difesa della Medaglia d’Oro al merito di lungo comando. Nel corso della sua brillante quarantennale carriera al Maresciallo La Mattina sono stati concessi "Encomi" dalle Autorità militari, uno dei quali consegnato in modo solenne nel 1957 “per aver salvato da peggiore sorte un gruppo di bambini isolati, a seguito di un nubifragio, all’interno di una scuola rurale in territorio di Raddusa” ed Elogi dall’Autorità Giudiziaria per varie operazioni di polizia portate a termine. Oltre ciò gli sono state conferite la medaglia d’oro Mauriziana per dieci lustri di carriera militare, la croce d’oro per servizio e da parte dell’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Hanno seguito le orme del padre i figli, Giuseppe Luogotenente in servizio al Comando Legione Carabinieri “Sicilia“ e Salvatore Maresciallo Aiutante sUPS in servizio al Comando Legione Carabinieri “Toscana”.
Don Pino Carà