Anagrafe per la
Tarsu
PIETRAPERZIA. “Abbiamo creato
– afferma il sindaco Enzo Emma – con piena intesa con il caposettore
Gianfilippo Marino una anagrafe per la TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani)
l’anagrafe per definire l’aliquota da pagare. Secondo un’analisi fatta dall’ATO
per il 2010 il nostro comune dove pagare la somma di 770 mila euro; il comune concorre con la
somma di 140 mila euro. L’aliquota è di euro uno e 29 centesimo a mq. Abbiamo
creato uno sportello pubblico per i cittadini il cui responsabile è il rag. Michele
Ciulla collaborato dal team Angelo
Genzone, Filippina Salvaggio, Cristina Spagnolo ed Anna Maria Taibi”.
“L’Ato fece avere una lista di contribuenti – afferma il ragioniere
Ciulla – ma il nostro lavoro è stato quello di definire la superficie, le
esenzioni e le evasioni; infatti abbiamo scoperto una sensibile evasione;
facendo verifiche incrociate con Enel ed Ato acqua; abbiamo foto un lavoro molto puntiglioso e certosino”.
Il pubblico è stato servito con
solerzia; abbiamo rettificato molte cartelle e quindi abbiamo dato serenità ai
nostri contribuenti. Con l’ausilio dei certificati catastali e con delle mappe
redatte da professionisti abbiamo fatto
giustizia”.
“Ho curato personalmente –
dichiara il primo cittadino – il problema delle raccolta dei rifiuti. Siamo
riuscito ad ottenete l’ammodernamento dei mezzi e quindi la raccolta viene
fatta metodicamente ogni giorno, evitando l’ammucchio di cataste. Abbiamo provveduto ad
indire la gara per la pulizia dei cassonetti; infine è in itinere l’ammodernamento
dei cassonetti ed a riguardo chiediamo molta
collaborazione ai nostri concittadini. Nel giro di un biennio vogliamo rinnovare
il corredo dei cassonetti perché ne abbiamo alcune obsoleti.
Un lavoro qualificato di spessore
è stato quello della bonifica dei territorio. Con la nostra vigilanza abbia evitato
che in modo dissennato venissero buttati rifiuti in contrada Portella di
Matteo, Bivio Luogo, Piana e contrada Cava. Abbiamo raggiunto buoni risultati anche
perché collaborati da video sorveglianze. Dato il periodo angusto abbiamo creato
le condizioni di una vivibilità per i nostri cittadini”.
Don Pino Carà