CAMPUS DI CALCIO AD UNDICI A COMUNITA' FRONTIERA
CAMPUS DI CALCIO FINANZIATO DAL SINDACO ENZO
RROTANISTI DEL CAMPUS
I VOLONTARI
IL NUMROSO PUBBLICO
PIETRAPERZIA. Ha riscosso
molta attenzione il “Campus” di calcio ad undici sponsorizzato
dall’amministrazione comunale e coordinato dai Volontari di Comunità Frontiera
impegnata nel campo antropologico della prevenzione sociale.
Ieri mattina la Kermesse di
chiusura con il sindaco Enzo Emma ed i due amministratori Paolo Di Marca e
Filippo Spampinato; presente anche il brigadiere Salvatore Giordano Hanno dato
lustro all’evento Gaetano Dolenti allenatore dei portieri del Trapani, Ernesto
Torregrossa attaccante dell’Udinesi,
Beppe Bonino capitano della Nissa,
Umberto Bellomo osservatore del Genoa Calcio.
Il campo è stato strutturato
in circa 30 ore di attività distinte in
incontri teorici ed esercitazioni pratiche. Sono stati trentuno gli
atleti impegnati in questa esperienza e provenienti da Caltanissetta, Delia,
Barrafranca e Pietraperzia. I trentuno ragazzi sono: Gianluca Cannata, Marco
Palermo, Andrea Messina, Vincenzo
Falzone, Matteo Cosentino, Cristian Celesti, Cristian Zarba, Angelo Gatto,
Giuseppe Spampinato, Antonino Enea, Matteo
Maiorana, Matteo Pio Falzone, Carmelo Di
Proietto, Calogero Giordano, Filippo Carciofolo, Davide Anzalone, Giuseppe Abbate, Andrea D’Anna, Giulio Falzone, Andrea Bonelli, Paolo Di Prima, Giammichele Bongiovanni, Andrea
Maiorana, Calogero Asarisi, Giuseppe Pergola, Gabriele Lo Piano, Daniele Lo Piano, Federico Ventura, Giovanni Strano, Daniele Barrile.
I tecnici allenatori di base
sono stati: Fabrizio Fama, Valentino Fama, Felice Pergola, Napoli Tommaso;
hanno collaborato lo staff degli allenatori Fabrizio Vinci ed Antonio Lo Piano.
Il corso è stato finalizzato
a presentare “nozioni tecniche di calcio”,
quindi tecniche individuali, tecniche applicate, coordinamento di
capacità e situazioni tecniche (uno contro uno, due contro due).
Molti gli interventi
propositivi, che hanno trovato sintesi nell’affermazione del sindaco Enzo Emma:
“L’agonismo non deve prevalere sul rispetto della persona. Questo campus ha dato
elementi specifici di calcio, ma ha ribadito con molta determinazione che la
sportività ha come fondamento il rispetto della persona, anche quando questo in
campo sia avversario”.
DON PINO CARA'