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martedì 5 luglio 2011

NONO ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE EPISCOPALE DEL VESCOVO MICHELE PENNISI

Nono anniversario di Michele Pinnisi





 PIAZZAARMERINA. In modo sobrio e caloroso la diocesi armerina ha celebrato il nono anniversario della consacrazione episcopale di mons. Michele Pennisi, undicesimo vescovo della diocesi, della quale ricorre quest’anno il 194 di fondazione: tre luglio 1918. Il mondo ecclesiali si è riunito ieri alla ore 11 nel seminario estivo di Montagna Gebbia per una solenne concelebrazione. Presenti il clero della diocesi e le realtà ecclesiali. Presenti il sindaco armerino Fausto Nigrelli, il commissario di pubblica sicurezza Gabriele Presi, l’assessore alla solidarietà Lina Grillo ed il presidente di Serra Club, Giovanni Marletta.

L’addetto stampa della curia Pino Rabita per la circostanza scrive: “Mons. Pennisi in questi anni ha vestito un ruolo di Pastore. È andato ovunque è stato chiamato, non risparmiandosi mai (basta scorrere il diario del vescovo pubblicato nella Rivista della Chiesa piazzese). Ha mostrato sensibilità e rispetto verso preti e laici, confidando nella maturità delle persone e rispettando i tempi di maturazione di ciascuno, convinto che a nulla vale imporre qualcosa se non vi è l’intima convinzione e adesione. Uomo di studio, attento alla cultura, ha voluto che il giovane clero si qualificasse conseguendo i gradi accademici nelle scienze teologiche. Attento ai bisogni anche materiali dei presbiteri, ha mostrato grande generosità nel venire incontro nelle situazioni di difficoltà economica. Lo stesso si può dire anche per le opere di carattere sociale che egli ha incoraggiato e promosso per sovvenire alle tante povertà del nostro territorio. Per questi e tanti altri motivi che restano nella mente e nel cuore di chi ne ha conoscenza, come comunità diocesana ringraziamo il Signore per il dono di questo Pastore”.
L’augurio ufficiale per conto del clero e della diocesi è stato fatto da don Osvaldo William  Brugnone che ha detto: “A nome mio, di tutto il clero e dell’intero popolo di Dio le auguro di ravvivare sempre il dono che ha ricevuto mediante l’imposizione delle mani attraverso il ministero della Chiesa: quello di insegnare con docilità,  governare con amore e santificare con la vita. Risuonino nel suo cuore le parole di Sant’Agostino: “Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano“. Possa trovare soprattutto nel suo clero e nei laici impegnati nelle varie realtà pastorali, fraterna e filiale collaborazione per costruire insieme il Regno di Dio”.
Di spessore l’omelia di monsignor Pennisi che tra l’altro ha affermato: “L’anniversario della mia consacrazione episcopale ci offre l’occasione per rivolgere il nostro sguardo a Gesù Cristo il pastore e vescovo delle anime” . Gesù Buon Pastore, che ha preso sulle sue spalle la pecorella smarrita per riportarla a casa, è il prototipo di ogni ministero episcopale e sacerdotale. Essere vescovo, essere sacerdote significa pensare, vedere cd agire a partire da Cristo ed essere a servizio degli uomini, affinché essi trovino il cibo che conduce alla vita eterna.
Gesù Cristo si serve dei suoi ministri ordinati (Vescovo, presbiteri, diaconi) perché tutto il popolo  di Dio possa attuare la sua missione profetica, sacerdotale e regale. Attraverso la mediazione del Vescovo l’assemblea dei credenti, convocata dalla parola del Vangelo, entra in contatto con il Corpo eucaristico di Cristo ed incorporandosi a lui diventa il popolo di Dio. Il vescovo è chiamato ad essere il servo di Gesù Cristo, la cui missione è quella di radunare nell’unità i figli di Dio dispersi”
Don Pino Cara