Visualizzazioni totali

domenica 31 luglio 2011

CHIUDE ARTE GIOVANI PROTAGISTI DI Sè E DEL TERRITORIO 31 Lugflio 2011

 chiude Artegiò


PIETRAPERZIA. Questa sera con una manifestazione in Piazza alle ore 20 si chiude la prima tappa del progetto  “Artegiò - Giovani protagonisti di sé e del territorio”. Hanno aderito al progetto i comuni di Pietraperzia, Leonforte, Piazza Armerina ed Enna, che ha fatto da comune capofila. Il progetto è stato diramato dalla Ragione Siciliana, che ha fatto i relativi bandi per accedere ai  finanziamenti. Infatti la Regione concorre per l’80 per cento e la rimanente somma viene integrata dai comuni che realizzano il progetto. Ogni comune ha cercato di coinvolgere le associazioni locali di portata giovanile. L’assessorato alle politiche giovanili ha integrato nel progetto le seguenti associazioni: Comunità Frontiere, Archeoclub, l’Avis, Comunità Giovanile della Chiesa Madre, Gruppo Giovanile organizzato. Il sindaco Emma nella giunta ha impegnato la somma di mille e 600 euro; quindi il costo di tutto il progetto dovrebbe essere di circa 40 mila euro. Ha coordinato le iniziative l’associazione Giosef (Giovani Senza Frontiere) di Enna il cui leader è Giovanni Floresta.
L’elemento conducente del progetto è la mobilità giovanile nell’ambito dell’unione europea; quindi il progetto ha previsto dei percorsi immaginari di presenze multietniche e multilingue. In modo particolare il copione ha previsto un progetto tipo in cui i “diversi” sono gli immigrati e le difficoltà affrontate ds loro per l’integrazione.
“Come espressione del mondo giovanile - dichiara l’ingegner Francesca Calì - ho avuto la possibilità di fare un percorso ed entrare in questo mondo “surreale”: in sei ambienti diversi mi sono calato nella situazione  di disaggio che vive l’immigrato e quindi gli intereventi da fare  affinché venga integrato nella realtà”.
“Il progetto ha avuto – dichiara il sindaco Enzo Emma -  una valenza scientifica; infatti abbiamo avuto il supporto dell’Università Kore di Enna. Sono centinaia quelli che hanno fatto  questo “percorso sperimentale “ di integrazione  ed abbiamo dato ai nostri giovani le capacità di inserirsi nella multi cultura. Si è sentita l’esigenza che la carta costituzionale europea sia unificante per le 27 nazioni d’ Europa. Io mi auguro che il meraviglioso “inno alla gioia” europeo diventi emblema dell’uomo europeo e possa aiutarlo a vivere non come uno dei cittadini delle 27 nazioni, ma di una sola realtà. Quindi che realmente tutti sentiamo di essere cittadini europei”.
Giuseppe Carà