Regalato il Cristo della Divina
Misericordia alla chiesa pietrina
PIETRAPERZIA. Regala la tela
dell’immagine della Divina Misericordia alla chiesa pietrina e la custodia è
stata affidata al rettore della chiesa San Nicolò Don Pino. L’immagine è stata dipinta
dalla pittrice Matilde Puzzo e fa
riferimento a quella custodita a Cracovia in Polonia nella chiesetta dove
riposano le spoglie di Santa Faustina Kowalska, l'apostola della Divina Misericordia; appartiene oggi al gruppo dei santi della
Chiesa più conosciuti. “Attraverso lei- afferma la pittrice Matilde Puzzo - il Signore manda al mondo il grande messaggio della Misericordia
Divina
e mostra un esempio di perfezione cristiana basata sulla fiducia in Dio e
sull'atteggiamento misericordioso verso il prossimo. Il Signore aveva scelto
Suor Faustina come segretaria e apostola della Sua misericordia per
trasmettere, mediante lei, un grande messaggio al mondo.
La
tela è stata benedetta con una solenne funzione nella chiesa di San Nicolò, dove
la primo domenica dopo pasqua si celebre la festa della Misericardia, istituita
nel 1989 da Giovanni Paolo Secondo con l’enciclica “Dives in Misericordia”
Anche
la cornice scelta di foglioline indorate s’intona alla grande opera dipinta di
Matilde.
L’idea
di dipingere il Cristo della Misericordia – mi è venuta dalla mia dimensione mistica
e dalla mia spiritualità. La mia pittura in prevalenza ha soggetti religiosi,
che sono stati anche la chiave del mio successo come anche la spiritualità di
suor Faustina”.
Santa Faustina nacque il 25 agosto 1905, terza di dieci figli, da
Marianna e Stanislao Kowalski, contadini del villaggio di Glogowiec
(attualmente diocesi di Wloclawek). Al battesimo nella chiesa parrocchiale di
lwinice Warckie le fu dato il nome di Elena. Fin dall'infanzia si distinse per
l'amore, per la preghiera, per la laboriosità, per l'obbedienza e per una
grande sensibilità verso la povertà umana. All'età di nove anni ricevette la
Prima Comunione; fu per lei un'esperienza profonda perché‚ ebbe subito la
consapevolezza della presenza dell'Ospite Divino nella sua anima. Frequentò la
scuola per appena tre anni scarsi. Ancora adolescente abbandonò la casa dei
genitori e andò a servizio presso alcune famiglie benestanti di Aleksandrow,
Lodl e Ostrowek, per mantenersi e per aiutare i genitori.
Fin dal settimo anno di vita avvertì
nella sua anima la vocazione religiosa, ma non avendo il consenso dei genitori
per entrare nel convento, cercava di sopprimerla. Sollecitata poi da una
visione di Cristo sofferente, partì per Varsavia dove il 10 agosto del 1925
entrò nel convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia.
Col nome di Suor Maria Faustina trascorse in convento tredici anni in diverse
case della Congregazione, soprattutto a Cracovia, Vilnius e Plock, lavorando
come cuoca, giardiniera e portinaia.
All'esterno nessun segno faceva
sospettare la sua vita mistica straordinariamente ricca. Svolgeva con diligenza
tutti i lavori, osservava fedelmente le regole religiose, era riservata,
silenziosa e nello stesso tempo piena di amore benevolo e disinteressato. La
sua vita apparentemente ordinaria, monotona e grigia nascondeva in sè una
profonda e straordinaria unione con Dio.
Alla base della sua spiritualità si
trova il mistero della misericordia Divina che essa meditava nella parola di
Dio e contemplava nella quotidianità della sua vita. La conoscenza e la
contemplazione del mistero della misericordia di Dio sviluppavano in lei un
atteggiamento di fiducia filiale in Dio e di misericordia verso il prossimo.
Maria Maistrini
coordinatrice del gruppo
PREGATECONME