Seminario su “Valorizziamo i
nostri prodotti tipici locali”
L'ASSESSORE MICHELE LA PLACA
GIORGIO RUTA, VINCENZO CALI', ROCCO MICCICHE', LORENZO AMERIGO
PIETRAPERZIA L’amministrazione comunale apre il nuovo
anno con un seminario sull’avicoltura. Sabato alle ore 18:00 presso la sala del
Chiostro Santa Maria di Gesù, Piazza Vittorio Emanuele si è avuta la
dissertazione sul tema: “Valorizziamo i nostri prodotti tipici locali”.
Sono intervenuti: l’ing. Rocco Miccichè, presidente
del consiglio comunale; Michele La Placa, assessore alle politiche agricole;
l’agronomo dottor Vincenzo Calì, che ha sviluppato il tema “L’evoluzione delle
nostre coltivazioni, dal mandorlo al pistacchio”; il dottor Cristoforo Maggio,
componente nazione direttivo FIPO (Federazione Italiana Piante Officinali) è
intervenuto su “L’esperienza delle
piante officinali in Sicilia”; il dottor Lorenzo Americo, nutrizionista che ha
trattato il tema “Alimentazione a Km zero
e intolleranze alimentari”.
A chiusura dei lavori è stato è stato redatto un
documento il cui canovaccio è stato preparato dall’assessore Michele La
Laplaca. Il documento è così
articolato: “La valorizzazione delle produzioni tipiche costituisce una
strategia efficace per il conseguimento di molteplici obiettivi sia di carattere
economico (rivitalizzazione delle colture tipiche -Timilia/tumminia,
diversificazione delle produzioni, acquisizione di nuovi sbocchi di mercato, ed
altro) sia socio-culturali (recupero delle tradizioni e della cultura locale,
rafforzamento dell'identità locale.). Essa si fonda su potenzialità specifiche
di un territorio: know how, tradizioni e
culture locali che conferiscono alle produzioni la loro immagine specifica
(tipicità) e rappresenta un'operazione economica che richiede l'individuazione precisa
dei potenziali sbocchi di mercato, la definizione e l'attuazione di strategie
commerciali ed il rispetto di un requisito essenziale: la qualità.
I prodotti alimentari biologici sono appunto
sinonimo di sicurezza alimentare e di qualità. Essi sono sottoposti a numerosi
controlli lungo la filiera produttiva e di distribuzione per garantire al
consumatore che in fase di produzione e di trasformazione vengano rispettati i
regolamenti vigenti volti appunto a certificarne la genuinità.
La filiera alimentare è l’itinerario percorso da
un prodotto all’interno del sistema agroalimentare, dalla produzione agricola,
alla lavorazione industriale, alla distribuzione e commercializzazione fino
alla tavola del consumatore.
Parlando dunque di prodotti tipici non si può non
parlare di filiera corta, ovvero quando s’instaura un rapporto diretto tra chi
produce e chi consuma mediante vendita diretta.
La scelta di alimenti a filiera corta è
vantaggiosa per l’uomo e per l’ambiente. Per un produttore agricolo la vendita
diretta è relativamente facile, assicura una remunerazione più equa rispetto
alle forniture alla grande distribuzione e incentiva la biodiversità delle
produzioni. Il consumatore trae benefici economici e qualitativi dalla filiera
corta. I prodotti acquistati hanno un prezzo finale inferiore perché si
riducono i costi legati alle intermediazioni della distribuzione organizzata.
In particolare i prodotti di ortofrutta certificati, se raccolti al momento
giusto e subito venduti, sono garanzia di maggiore freschezza, qualità
(migliori caratteristiche organolettiche) e sicurezza alimentare”.
Giuseppe Carà