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domenica 24 gennaio 2016

FUNERALE IN MATRICE DELL'EX SINDACO CONCETTA PERDICAR0 24 GENNAIO 2016

FUNERALE IN MATRICE
 DELL'EX SINDACO
 CONCETTA PERDICAR0


            Dottoressa  Concetta Perdicaro

PIETRAPERZIA. Domenica in chiesa Madre alle ore 16,30 si sono svolto i funerali dell’ex sindaco Concetta Perdicaro La Monica. Ha presieduto il sacro rito mons. Vincenzo Di Vincenzo della diocesi di Caltanissetta, assistito all’altare da monsignor Giuseppe Rabita. Alla fine della messa prima della benedizione finale il sindaco Antonio Bevilacqua per la comunità pietrina con un elogio funebre di spessore ha dato l’ultimo saluto. Nel 1965 fu eletta sindaco, carica che le diede l’appellativo di apostolo dei poveri. Per un ventennio fu preside della scuola media dove aveva insegnato per parecchi anni. Dopo aver conseguito la maturità classica al Ruggero Settimo di Caltanissetta si laureò in lettere classiche frequentando l’istituto di archeologia presso l’università di Napoli, dove sotto l’insegnamento del famoso latinista Concetto Marchesi, sviluppa la sua grande passione per lo studio del latino. Nel 1953 va in matrimonio con il cardiologo Filippo La Monica. Il nonno il notaio Vincenzo Perdicaro fu sindaco di Pietraperzia nei 1956.
       Nipote del senatore Giuseppe Alessi, fondatore della democrazia Cristiana e primo presidente della Regione, nonché illuminato presidente della “Tre Cani”, inculcò alla dottoressa Concetta formazione e cultura. Fu figura adamantino nel mondo cattolico da divenirne emblema.
       A chiusura del suo necrologio Il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua afferma: “L’opera e l’insegnamento esemplare della cara professoressa Perdicaro sono stati sempre improntati all’amore per la fa famigli e la nostra Pietraperzia. Ora a nome mio personale e dell’intera comunità che ho l’onore di rappresentare porgo le più sentite condoglianze al marito dottor Filippo La Monica, ai figli il dr. Giovanni ed alla professoressa Cristina, alle loro famiglie, ai nipoti ed a tutti i loro congiunti”.
                                  Giuseppe Carà