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mercoledì 11 novembre 2015

CHIARIMENTI DELL'AVVOCATO FILIPPO BEVILACQUA CAPOGRUPPO DEI GRILLINI SULLA SOSPENZIONE DEI SERVIZI DI SPECIALISTA AL PALIAMBULATORIO



Sull’interruzione dei servi al poliambulatorio, specie quelli di specialista la maggioranza rende noto attraverso il capogruppo Filippo Bevilacqua
 L'AVVOCATAO FILIPPO BEVILACQUA  AQUILA DEL CONSIGLIO COMUNALE


PIETRAPERZIA. Sull’interruzione dei servi al poliambulatorio, specie quelli di specialista la maggioranza rende noto attraverso il capogruppo Filippo Bevilacqua che c’è stata una manipolazione di notizie e di comunicati. Certamente è mancato un comunicato stampa data la gravità dell’interruzione del pubblico servizio.

       “A rettifica degli articoli apparsi il 9 e 10 novembre 2015 rispettivamente sui quotidiani "La Sicilia" e "Giornale di Sicilia" in merito al disservizio idrico al Poliambulatorio sito nel comune di Pietraperzia si ritiene opportuno esporre i fatti per come si sono effettivamente verificati, sottolineando che non c'è stato alcun guasto o malfunzionamento all'impianto idrico del poliambulatorio!

Giovedì 5 novembre l'ufficiale sanitario scriveva al sindaco chiedendo di emettere ordinanza di chiusura della struttura per mancanza d'acqua. Il sindaco provvedeva a contattare tempestivamente Acquaenna ricevendo risposta secondo cui l'erogazione del servizio risultava regolare. A questo punto, l'indomani mattina, 6 novembre, il sindaco Bevilacqua, il vicesindaco Salerno, il geometra Russo e il sig. Toscano di Acquaenna si recavano al poliambulatorio per effettuare opportuno sopralluogo alla presenza del personale sanitario. Ed è a quel punto che la situazione appariva alquanto strana: al contatore l'acqua arrivava regolarmente (come anticipatamente affermato da Acquaenna) quindi il problema doveva essere nella conduttura interna. Si accedeva ai locali tecnici, chiusi da apposito lucchetto e quindi accessibili solo al personale Asp, e lì il dipendente di Acquaenna si accorgeva che il problema era causato dall'anomala chiusura di una leva che, invece, avrebbe dovuto essere aperta.

Pertanto non si è verificato alcun guasto o malfunzionamento e nulla è imputabile al gestore idrico Acquaenna, né al Comune di Pietraperzia, che non è nemmeno proprietario dell'immobile.

Semmai adesso è necessario far luce sull'anomalia riscontrata per accertare chi e perché abbia chiuso la leva incriminata e se lo abbia fatto dolosamente o colposamente, consapevolmente o incoscientemente.

Di sicuro deve essere evitata qualsiasi strumentalizzazione politica dell'accaduto, in quanto nulla può essere rimproverato all'amministrazione ed agli uffici comunali. Anzi, più propriamente, si deve sottolineare che il tempestivo intervento della macchina comunale ha sottratto tempo e risorse ad altri compiti istituzionali e problematiche realmente esistenti, motivo per cui è necessario procedere ad ogni accertamento al fine di escludere eventuali responsabilità penali in termini di procurato allarme o interruzione di pubblico servizio.

Onde evitare incomprensioni, l'amministrazione comunale, nella persona del sindaco avv. Antonio Bevilacqua, dichiara che l'esposizione dettagliata dei fatti si è resa necessaria a causa delle inesatte notizie riportate dalla stampa e che, altrimenti, non avrebbe avuto alcun interesse alla divulgazione di un avvenimento che riguarda solo ed esclusivamente il proprietario e fruitore della struttura, cioè l'Asp.

Ci rammarichiamo del fatto che, nonostante l'esito del sopralluogo e lo svelamento della reale causa di disservizio, taluno ha ritenuto di strumentalizzare l'episodio puntando il dito contro l'amministrazione comunale e passando notizie false alla stampa”.

Giuseppe Carà