Una giornata con i
Bersaglieri
IL GENERALE DEI BERSAGLIERI
LA REGIA DEL PRIMO CITTADINO ENZO EMMA
PIETRAPERZIA. Sabato il paese in festa per la
presenza del corpo dei bersaglieri della sezione di Caltanissetta. La
qualificata manifestazione è stata organizzata dal sindaco Vincenzo Emma e
dall’assessore Maria Giusi Buscemi. Motivo della Kermesse i cento anni della
prima guerra mondiale esplosa nel 1914 e con l’entrata dell’Italia nel 2015 con
gli interventisti dell’allora socialista Benito Mussolini. La fanfara è stata
ricevuta in piazza Padre Pio e poi in corteo si è portata una corona celebrativa
al “Parco della Rimembranza” dove c’è il monumento ai caduto con l’elenco dei
nomi dei 630 caduti nella grande guerra.
Nella
società “Combattenti e Reduci” vi è stata una conferenza celebrativa ispirata
ai valori risorgimentali; relatore è stato il segretario
della sezione bersagliere di Caltanissetta Giuseppe Alcamisi.
Una corposa
presenza di pietrina ha coronato lo storico raduno. Un fatto emotivo ha
qualificato il raduno: un ex bersagliere di 42 anni
sulla sedia a rotelle.
A due ragazze di terza media è
andato il premio al concorso “Correndo a
suon di musica alla riscoperta dei valori risorgimentali. Commemorazione del
100° anniversario dell’inizio della I Guerra Mondiale”: i premiati sono stati
Giulia Zarba di 3D ed Elena Zarba di 3 B".
L’organizzazione tecnica è
stata curata dall’Associazione Nazionale Bersaglieri di Caltanissetta, il
Comune di Pietraperzia e il direttivo della Società Combattenti e Reduci di
Pietraperzia.
Tra i presenti il sindaco
Enzo Emma, gli assessori Maria Giusy Rindone, Tina Scivoli e Salvatore Di
Calogero, il tenente Salvatore Lesto e il capitano Isidoro Giordana, il
luogotenente Nicola Lomoro, l’ispettore superiore Gino Stringi. Di mattina
sfilata per le vie del paese; nel pomeriggio, ancora sfilata per le vie del
paese ed esibizione in piazza Vittorio Emanuele.
Un fuoriprogramma per l’ex bersagliere
in sedia a rotelle, il quarantaduenne Nino Miccichè, a metà dell’esibizione.
Gli è stata messo un cappello da bersagliere in testa e poi foto di gruppo con
la fanfara e con numerosi bambini; Miccichè era bersagliere a Trapani nel 1992.
“Nino Miccichè – ha detto il tenente Salvatore Lesto – ha coraggio,
temperamento e forza. Abbiamo bisogno di persone come lui”. Al termine, tutti
alla matrice per la messa celebrata da don Pino Rabita. In serata, in piazza, “pani
cunzatu” offerto dal Comune.
Giuseppe Carà