Amatissimo nostro Padre
Rosario,
DON RABITA
la nostra comunità ecclesiale
e civile di Pietraperzia gioisce oggi per la prima visita del suo Vescovo. Si è
messa la veste della festa ad immagine della Chiesa sposa dell’Apocalisse,
pronta per il suo sposo.
Le presento brevemente la
nostra comunità ecclesiale pietrina: 7 mila gli abitanti ufficiali, sicuramente
molti di meno nella realtà (molti, soprattutto i giovani, emigrano a causa
della drammatica crisi occupazionale), tre parrocchie, tutte intitolate alla
Madonna, 5 sacerdoti (di cui 2 impegnati anche in altri servizi ecclesiali in
diocesi: mons. Bongiovanni finora Vicario Generale e poi Amministratore
diocesano e il sottoscritto), 14 chiese (più due rurali), 2 comunità religiose
femminili: le Figlie di Maria Ausiliatrice con 24 suore e le Ancelle
Riparatrici del S. Cuore con 3 religiose, con le rispettive cappelle.
Le nostre parrocchie sono
centri di aggregazione e di tante attività di catechesi, di evangelizzazione e
di carità. Tre confraternite attivissime, che si occupano non solo di
organizzare e dare decoro alle nostre tradizioni religiose, ma anche impegnate
in cammini di formazione spirituale e nell’aiuto fraterno alle persone in
difficoltà: la Confraternita Maria Ss. del Soccorso, quella del Preziosissimo
sangue e la Confraternita femminile dell’Addolorata.
Il nostro popolo è molto
legato alle sue tradizioni popolari che culminano nelle processioni della
Settimana Santa e nella devozione alla Patrona, la Madonna della Cava che
onoriamo il 15 agosto e nel mese di maggio con tanti pellegrinaggi al Santuario
che dista circa 4 km dal paese.
Accanto alla religiosità
tradizionale ci sono altre aggregazioni e gruppi ecclesiali: il cammino
Neocatecumenale, l’Azione Cattolica, i Gruppi Famiglia, i Salesiani Cooperatori,
gli ex Allievi Salesiani, le Sentinelle di Corte, il Gruppo di Preghiera P. Pio,
i nascenti Gruppi della Divina Misericordia e del Rinnovamento nello Spirito.
Un ruolo particolare esercita la Comunità Frontiera che si occupa di animazione
giovanile attraverso attività sportive e di sostegno scolastico e che gestisce
un Centro giovanile molto attivo. Attivi anche i Ministri straordinari della
Comunione che, in numero di oltre 30, portano settimanalmente la Comunione a
circa 250 malati o anziani o li assistono come volontari nella Residenza
Sanitaria Assistita, e gli operatori del Banco alimentare che aiutano le
famiglie in difficoltà.
Come presbiteri cerchiamo di
curare soprattutto la formazione biblica, liturgica, spirituale, dottrinale e
morale, dei fedeli, anche se non sempre con una partecipazione numerosa e con i
risultati desiderati; sono sempre le devozioni infatti che attirano
maggiormente la frequenza delle persone e nemmeno gli stessi operatori
pastorali, pur lamentandosi della mancanza di formazione, si sentono stimolati
alla partecipazione.
Una difficoltà la
riscontriamo nell’animazione dei gruppi giovanili. Esiste una consulta
cittadina dei giovani ma i nostri gruppi presentano numeri esigui e dopo la
cresima è molto difficile trattenere i ragazzi in chiesa.
Esiste anche un Consiglio di
Coordinamento pastorale cittadino che si riunisce molto raramente, anche perché
c’è poco da coordinare. Le nostre realtà infatti sono dei vasi non comunicanti
dove ognuno cura il suo orticello. Non si riesce infatti nemmeno a confrontarsi
circa le iniziative e attività che a volte coincidono o sono in concorrenza tra
loro. Questo, pur essendo una costante anche fuori di Pietraperzia, nella
nostra cittadina è maggiormente accentuato. È l’individualismo, la mancanza di
umiltà e la competizione infatti che caratterizza noi pietrini anche a livello
civile. Esistono tante associazioni che frammentano la comunità in tanti
piccoli segmenti pronti a gareggiare per un primato che nessuno poi
riconoscerà, screditando chi lavora e disperdendo le energie. La situazione
sociale ed ecclesiale di Pietraperzia, a mio giudizio, è frutto di questo
peccato originale. Senza disponibilità alla collaborazione è impossibile
avviare una comunione di intenti e di progetti.
A conclusione di questo mio
breve intervento voglio porgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che si
sono adoperati con spirito di sacrificio per la realizzazione di questa
celebrazione.
La Chiesa è guidata dallo
Spirito Santo che si manifesta poi nelle concrete situazioni. Ci aiuti,
eccellenza, con la sua parola e con la sua guida amorevole e mite, a saperne
cogliere le mozioni e ad essere collaboratori generosi e docili alle sue
indicazioni.
Don Giuseppe Rabita
Vicario Foraneo