Il pellegrinaggio dei cinque palii
IN PARTENZA PER LA CAVA
IL PALIO DELLA CASA DEL POPOLO
PIETRAPERZIA. Il mese di maggio dedicato alla
Madonna, si chiude con il pellegrinaggio di cinque pali alla Cava, fatto
mercoledì alle ore 16. Il sesto palio non è stato portato in pellegrinaggio per
un lutto familiare dei proprietari. Numerosissima la presenza delle fedeli ed
ha guidare il corteo monsignor Giovanni
Bongiovanni, rettore del santuario. Presente anche un mini palio realizzato
dalla famiglia Alù e portato dai fratelli Salvatore e Giuseppe Alù, di 7 e 8
anni.
Riportiamo i custodi dei pali: 1) Palio
dei Carrettieri oggi dei Camionisti custodito dalla famiglia Miccichè: oltre alla
data del 1914 si sa ben poco visto che
il “libro nero” dei carrettieri dove venivano annotate le notizie sul palio,
è scomparso. 2) Nel 1914 Le famiglie
Spagnolo e Guarnaccia per devozione costruirono il palio oggi chiamato dei
trattoristi che lo detengono. 3) Un palio recuperato da qualche anno a Milano
ed oggi conservato in chiesa madre, è curato e portato in processione dalla
famiglia Piccicuto. 4) Il palio della “Casa del Popolo” fu costruito nel 1944
da vari componenti la cooperativa ed è forse fra tutti il più raffinato: erano
i soci della casa del popolo a portarlo in pellegrinaggio al santuario, recuperato
in maniera fortuita dopo decenni di abbandono, viene portato in processione
solamente nel pellegrinaggio di tutti i pali. 5) La famiglia Sardo ha creato da
poco un nuovissimo palio che è uscito per la prima volta in questo pellegrinaggio.
Mancavano all’appello. A) Il palio
della famiglia Taibi (1922). B) Palio della chiesa madre settecentesco. C)
palio della famiglia Carà donato alla chiesa madre (1922).
I cinque palii erano stati portati
martedì sera nella chiesa Santa Maria di Gesù. Il pellegrinaggio si è snodato
lungo le vie del paese: Sabotino, Verdi, Ciaramidaro, Fondachello e via della
piana. Il santuario dista dal paese circa quattro chilometri. Al santuario è
stata celebrata una messa molto partecipata con la chiesa strapiena di fedeli.
Giuseppe Carà