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lunedì 26 maggio 2014

VIA LUCIS IN VIALE DEI PINI



VIA LUCIS DELLA CHIESA MADRE

DO0N PINO E DON OSVALDO

PIETRAPERZIA. La “Via Lucis” una iniziativa religiosa giovanile fatta venerdì scorso.
       “Con i giovani animatori dei gruppi ecclesiali – dichiara Padre Rabita - abbiamo deciso di lanciare questa nuova iniziativa per il mese di maggio nel corso del quale si sviluppa per la gran parte il tempo pasquale, tempo favorevole per meditare e vivere i misteri della vita di Cristo e della Chiesa dalla Risurrezione alla Pentecoste”.
“È stato questo – continua l’illuminato parroco -  infatti l’oggetto delle riflessioni, animate dai giovani dei gruppi ecclesiali;  nelle 14 stazioni che si sono snodate lungo il percorso che va dall’edicola della Madonna della Cava (di fronte la Villa comunale) fino alla fonte Canale, 800 metri nel Viale Unità d’Italia (ex viale dei Pini) alle ore  21. Sorta in tempi recenti come naturale coronamento della Via Crucis, la Via Lucis ne ricalca la configurazione (in 14 stazioni) e la struttura interna (passo evangelico — commento/meditazione — preghiera del Padre nostro - breve responsorio).
Recita al tal proposito il Direttorio su Pietà popolare e Liturgia della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti al n. 153: «Attraverso il pio esercizio della Via lucis, i fedeli ricordano l’evento centrale della fede – la Risurrezione di Cristo – e la loro condizione di discepoli che nel Battesimo, sacramento pasquale, sono passati dalle tenebre del peccato alla luce della grazia. La meditazione orante dei misteri gloriosi del Signore – gli eventi compresi tra la Risurrezione e la Pentecoste — ci insegna a camminare nel mondo da "figli della luce", testimoni del Risorto. "La Via Lucis è uno stimolo per instaurare una cultura della vita, una cultura cioè aperta alle attese della speranza e alle certezze della fede».
E’ stata la prima volta che si è fatta la Via Lucis a Pietraperzia. Di qui la naturale curiosità delle tante persone che passavano lungo la corsia aperta al traffico del Viale nel vedere quel gruppo di giovani che, in testa il cero pasquale e le fiaccole accese, cantavano e pregavano armati di chitarre e percussioni, sfidando la pioggerella che proprio alle 21 era iniziata a cadere. La manifestazione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione del Comune e della Polizia municipale che ha vigilato dirottando il traffico dell’importante arteria.
Giunti alla grande gebbia del Canale, una volta abbeveratorio dei cavalli, i giovani hanno rinnovato le promesse battesimali e, attinto un secchiello alla fonte, sono stati aspersi con l’acqua benedetta. Dopo la benedizione con le 14 fiaccole delle stazioni, i giovani hanno acceso un grande fuoco, attorno al quale si sono attardati a cantare la gioia di stare insieme nel nome del Cristo Risorto.
Giuseppe Carà