Fatti delittuosi incalzanti
LA PUNTO INCENDIATA CON DOLO
PIETRAPERZIA. Elementi delittuosi incalzanti nell’ultima settimana che
hanno tenuto molto impegnati le forze dell’ordine: la stazione dei carabinieri
comandati dal luogotenente Nicola Lomoro e la pulizia municipale coordinata dal
vice comandante Gino Stringi.
I fatti salienti: sono
andati in fiamme due automobili, il portone di una casa e danneggiati una terza
macchina e il portone di ingresso di un negozio. Nelle furia vandalica e delinquenziale
sono stati completamente distrutti da incendi di origine dolosa due bidone
dell’immondizia. I fatti sono avvenuti nei giorni scorsi e ne abbiamo avuta
notizia solamente ora, data la riservatezza istruttoria. Tagliate le ruote ad
una Ford Fiesta di un commerciante locale; questi aveva lasciato, la notte, la
sua auto davanti la sua abitazione, che si trova in una traversa di viale Unità
d’Italia, ex viale dei Pini. Il commerciante ha avuto l’amara sorpresa il
giorno dopo che con rammarico ha trovato la sua auto con un brutto fattaccio.
La notte il malvivente ha sfogato la sua furia a tagliare le quattro gomme
della macchina e a rigare con un oggetto appuntito una fiancata dell’automobile,
causando danni per un migliaio di euro.
Un’altra bravata si è avuta nella
stessa notte: la saracinesca di un negozio era stata bloccata con attack. Un altro
increscioso episodio è avvenuto nella parte nord del paese a circa un chilometri dai primi due fatti; in via
Principessa Deliella ha preso fuoco una Fiat “Bravo” prima serie del
cinquantenne B. C. Il proprietario la sera precedete ha parcheggiato la sua
auto davanti l’istituto delle suore Ancelle Riparatrici. Durante la notte
si sono sviluppate le prime avvisaglie ed in breve tempo le fiamme hanno
avvolto e distrutto completamente la macchina. Sul posto sono arrivati i
carabinieri della stazione cittadina di viale Don Bosco e i vigili del fuoco di
Enna che hanno spento l’incendio. Le fiamme hanno annerito la facciata
dell’istituto delle suore.
Nel carosello della furia vandalica
sempre nella stessa nottata, hanno notevolmente danneggiato con le fiamme
il portone di casa di un’insegnante di scuola materna nel quartiere Giardinelli, causando dei danni per
un migliaio di euro; a fine febbraio un altro incendio di origine dolosa aveva
distrutto la macchina del figlio, una vecchia Opel Corsa tre porte.
L’automobile era parcheggiata davanti alla porta di casa e nel centro storico.
Sotto la macchina fu trovata una bottiglia con tracce di liquido infiammabile.
Sia la madre che il figlio sono persone per bene che non hanno mai avuto
problemi con la giustizia.
Due giorni fa le fiamme hanno distrutto la
Fiat “Punto” azzurra del cinquantatreenne A. M. L’auto era parcheggiata
davanti casa sua nel quartiere Costa; in via Santa Lucia, quartiere Terruccia; a
circa 300 metri dalla “Punto”, nella stessa notte, le fiamme hanno divorato
completamente due bidoni dell’immondizia distanti, uno dall’altro, un centinaio
di metri. Ai piedi dei due contenitori sono rimaste tracce della plastica
liquefatta. Su tutti questi episodi stanno indagando alacremente i carabinieri
di viale don Bosco nonostante il numero esiguo di uomini. Bocche cucite dai
militari dell’Arma.
Giuseppe Carà