Interpellanza sui pericoli di circolazione di
Viale Libertà
RAG. ENZA DI GLORIA, CONSIGLIERA COMUNALE
PIETRAPERZIA. E’ stata protocollata un’interpellanza al comune martedì scorso
sui gravi pericoli a cui è soggetto ogni
giorno viale Libertà per la grande mole di traffico automobilistico. Latore
dell’iniziativa è stata il consigliere comunale indipendente Enza Di Gloria,
eletta nella lista “Palascino Sindaco. Viale Libertà parte dal bivio “Tre Ponte
Canale” e termina al bivio della salita Madonnuzza.Viale Libertà fa parte
integrante della stata statale 191 e la gestione spetta all’ANAS; inoltre taglia
il paese e fa integrante del centro abitato di Pietraperzia. Non è iperbolico
dire che nel tempo è stata teatro di centinaia di incidenti di cui a nostra
memoria almeno uno è stato mortale: un automobilista proveniente da Barrafranca
ha investito un anziano signore che rientrava in paese con un piccolo mezzo agricolo.
L’interpellanza è stata
notificata al sindaco Enzo Emma, al comandante della polizia municipale
Giovanna Di Gregorio, al presidente del consiglio comunale Maria Rosa Giusa,
all’assessore al ramo Salvatore Messina, al capo dell’ufficio tecnico Salvatore
Patti. La Di Gloria chiede intereventi
urgenti per la messa in sicurezza della circolazione stradale e presenta alcune indicazioni
sui pericoli a cui è soggetta la predetta stata stradale.
La consigliera a
conclusione chiede: “la installazione nella predetta strada di una più conforme e visibile segnaletica
stradale; inoltre è opportuno un maggiore controllo della viabilità, anche con
l'installazione di dissuasori, bande rumorose o dispositivi elettronici,
luminosi o così detti "tutor" o qualunque mezzo tecnico di controllo
del traffico, affinché si possa regolarizzare e informare il conducente di
qualunque mezzo, che si transita in un centro abitato con limiti di velocità
così come previsti dalla normativa vigente; inoltre chiedo l'installazione di
una segnaletica spartitraffico, che non impedisce l'accesso alle vie laterali,
ma che sicuramente impedisca quelle azzardate manovre di sorpasso molto
rischiose per i pedoni”.
Giuseppe Carà