Assemblea generale del clero
IL VESCOVO ROSARIO GISANA
PIAZZA ARMERINA. Si è svolta l’assemblea dei 101 sacerdoti della
diocesi armerina nei locale del seminario estivo di Montagna di Gebbia. Ha
presieduto i lavori il vescovo Rosario Gisana che ha sviluppato il tema:
“Pastorali di condivisione e confronto”.
“A distanza di sei mesi
dall’insediamento - ha esordito monsignor Gisana - credo che sia necessario un
confronto tra noi presbiteri. Esso potrà aiutare a riconsiderare gli
orientamenti pastorali e a pianificare ciò che è davvero utile per la comunità
diocesana”.
Mons. Gisana ha indicato ai
presbiteri cinque elementi fondamentali sui quali deve vertere l’impegno
pastorale: 1)Primato della parola. L’ascolto della Parola di Dio è un aspetto
fondamentale della vita di fede delle nostre comunità. Essa dovrebbe
strutturare pastoralmente le attività diocesane e promuovere i cambiamenti che
ad esse si correlano.
2. I nodi della pastorale della Chiesa: La pastorale dovrebbe ispirarsi
ad alcune cose essenziali dell’evangelo. Vengono puntualizzati tre nodi: L’attenzione
ai poveri; la prassi pastorale di Gesù è legata all’incontro con le persone; Gesù
avvia la sua pastorale, guardando ai poveri e annunciando il regno di Dio.
L’assillo maggiore per un pastore, oltre quello dei poveri, dovrà essere
l’annuncio della Parola di Dio.
3) La fraternità presbiterale. L’impegno per la comunione è la base
delle relazioni presbiterali. L’esercizio della concordia non soltanto realizza
tra di noi la vera fraternità, ma permette altresì di essere incisivi
nell’accompagnamento di fede delle nostre comunità.
4) La sinodalità: è uno stile di vita ecclesiale, tipico della chiesa
antica. Quest’orientamento darebbe alla diocesi un’incisività pastorale
sorprendente sia a livello spirituale che sociale ed economico. La gente
infatti ha bisogno di essere sollecitata nella speranza; ciò accadrà se si decide
camminare assieme. ”.
5) Il seminario: qui mons. Gisana ha messo in campo la sua visione
scaturita dalla sua lunga esperienza di rettore del seminario di Noto. La
presenza del seminario è per una diocesi non soltanto vitale, ma anche
stimolante per ripensare il tipo di presbitero di cui oggi necessita la chiesa.
L’amore verso il seminario dovrebbe essere una costante dell’essere presbiteri:
interessarsi dei seminaristi con visite appropriate là dove essi vivono per
motivi di studio, prendendosi cura del loro stato di vita, anche se non
appartengono alla propria parrocchia.
Giuseppe Carà