Stabilizzazione dei precari. Il Comune
ricorre al TAR e nomina un legale contro il decreto dell’assessorato regionale
Autonomie Locali che esclude Pietraperzia dall’apposito contributo
AZIONE MAGISTRALE
PIETRAPERZIA. Stabilizzazione dei
precari. Il Comune ricorre al TAR e nomina un legale contro il decreto
dell’assessorato regionale Autonomie Locali che esclude Pietraperzia
dall’apposito contributo.
A
dare il via libera al ricorso è stata la giunta municipale con una specifica
delibera. il sindaco Antonio Bevilacqua viene autorizzato a nominare un
avvocato che tuteli, su tale settore, gli interessi di
Pietraperzia. la somma impegnata è di euro duemila 554,50. “Il
Comune di Pietraperzia – si legge nella delibera di giunta municipale – ha
diffidato e messo in mora l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione
Pubblica della Regione Siciliana Dipartimento delle Autonomie Locali in
relazione alla richiesta di revoca in autotutela del Decreto Assessoriale n.
153 del 5.4.2019, lamentando il mancato accoglimento della istanza del Comune
di Pietraperzia, avanzata per l’inserimento nell’elenco dei beneficiari di un
contributo una tantum a favore dei comuni che avessero concluso i processi di
stabilizzazione del personale titolare di contratto a tempo determinato nel
periodo compreso tra il 1 gennaio 2010 e la data di entrata in vigore dell’art.
3, Legge Regionale 29.12.2016”.
Da
registrare che il Comune di Pietraperzia aveva provveduto a stabilizzare 23
precari il primo dicembre 2010 sotto la sindacatura dell’allora primo
cittadino Enzo Emma. La diffida all’assessorato dal Comune di
Pietraperzia “si basa, fra le altre, sul fatto che le motivazioni indicate, nel
suindicato Decreto Assessoriale 153/2019, con riferimento alla non
accoglibilbilità dell’istanza presentata dal Comune di Pietraperzia, ovvero la
presentazione oltre il termine indicato come perentorio di giorni 30 dalla
pubblicazione della circolare 19/2018 nella GURS del 4.1.2019, non hanno
trovato pari criterio di applicazione e, conseguente, diniego e/o esclusione
con riguardo alle istanze presentate dai comuni di Lentini (nota prot. 2323 del
4.2.2019), Trecastagni (nota prot. 2641 del 4.2.2019) e Zafferana Etnea (nota
prot. 3726 del 4.2.2019)”. Le richieste dei tre Comuni siciliani – due del
catanese ed una della provincia di Siracusa – nonostante siano pervenute oltre
il chiesto termine perentorio del 3 febbraio 2019, ovvero i richiesti 30 giorni
dal 4.1.2019, data di pubblicazione in GURS, hanno trovato accoglimento e
inserimento nell’elenco dei comuni beneficiari del riparto del contributo
straordinario una tantum previsto dall’art. 1, comma 1 L.R. 24/2018; 3”.
“Risulta – si legge nella stessa delibera di giunta – come da ultimo, con
nota prot. 8137 del 17.5.2019 lo stesso Assessorato in oggetto, abbia
comunicato alle autonomie locali INADEMPIENTI la concessione di una PROROGA di
ulteriori giorni 5 al fine di integrare la documentazione e/o le dichiarazioni
inesatte o incomplete, e ciò anche con riguardo alla richiesta dei dati finalizzati
al riparto di cui alla lett. a), comma 1, art. 22 L.R. 22.1.2019 n. 1”. Con la
delibera di giunta si fa menzione del fatto che “a seguito del mancato
accoglimento della suddetta istanza, e per il conseguente inserimento in elenco
si determini un grave ed ingiusto, oltre che irreparabile, danno economico per
l’Ente, anche e soprattutto in considerazione delle addotte motivazioni che,
per come documentalmente dimostrato, non hanno trovato pari applicazione con
riguardo alle istanze degli altri e diversi enti di cui al superiore elenco
analitico, fruitori del detto beneficio economico, palesandosi in tale
comportamento una violazione dei principi di imparzialità, trasparenza e buon
andamento dell’amministrazione, oltre che di disparità di trattamento, e valutate
come opportune e necessitate le consequenziali azioni da intraprendersi,
ritenendosi pertanto legittima la proposizione di ogni più utile mezzo di
difesa delle ragioni di impugnazione della detta sentenza”. “Ritenuto, quindi,
opportuno proporre ricorso avverso il predetto Decreto Assessoriale n. 153 del
5.4.2019, per le ragioni di opportunità superiormente esposte nel merito,
oltreché per quanto altro dovesse emergere da un più approfondito studio della
problematica giuridica sottesa. propone di approvare la proposta di
deliberazione su estesa, avente ad oggetto l’autorizzazione al Sindaco a
proporre ricorso avanti il TAR Sicilia avverso il Decreto Assessoriale n. 153
del 5.4.2019, e degli allegati elenchi, dando mandato al dirigente responsabile
per il conferimento di apposito incarico legale a tal fine”. Il sindaco Antonio
Bevilacqua viene inoltre autorizzato “a provvedere ai consequenziali atti per
la nomina di un legale che dovrà curare gli interessi dell’Ente, prevedendo con
la presente deliberazione un preimpegno di € 2.554,50 (comprensivo di spese
generali, IVA e CPA, come per legge)”
Giuseppe Carà