Visualizzazioni totali

domenica 18 settembre 2016

Quiescenza per nove impiegati comunale


Quiescenza per nove impiegati comunale

IL PRIMO CITTADINO
ANTONIO CALOGERO BEVILACQUA

PIETRAPERZIA. E’ stata definita la quiescenza per nove impiegati comunali. I nove fortunati sono: Salvatore Marotta collaboratore amministrativo, Giacomo Zarba autista automezzi pesanti,  Giuseppina Amico istruttore amministrativo, Giovanna Bevilacqua bibliotecaria, Angela Colasberna istruttore amministrativo, Lorenzo Carà istruttore tecnico, Salvatore Ligambi istruttore amministrativo, Maria Concetta Riccobene istruttore amministrativo, Giuseppe Marotta archivista e protocollo. I primi otto vengono collocati in pensione per determinazione dell’amministrazione comunale; mentre Giuseppe Marotta va in pensione per sua scelta  perché ha raggiunta il massimo del servizio.
       I primi otto vengono collocati in pensione per eccedenza di dipendenti comunali. I requisiti di pensionamento sono stati studiati dall’Inps a garanzia dei dipendenti.
       Attualmente gli impiegati a tempo interminato sono 79. Sotto l’amministrazione del sindaco Vincenzo Emma furono passati in ruolo 25 articolisti che avevano fatto 15 anni di precariato.
In atto gli impiegati hanno il sabato libero e negli altri giorni fanno  8-14 e fanno anche due rientri la settimana, il lunedì ed il mercoledì dalle 15,30 alle 18,30.
       In atto vi sono quattro capi settori:  Giovanna Di Gregorio, Gian Filippo Marino, Salvatore Patti e Vincenzo Tumminelli.
       “Nel nostro comune  - afferma il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua -  i nostri concittadini vengono serviti a vista e gli uffici hanno molta competenza; inoltre abbiamo un segretario generale di lungo cammino e grande esperienza, il dott. Eugenio Alessi, che dà molto dinamismo all’apparato burocratico del comune. Il mio gruppo dei consiglieri comunali ha competenza e si presenza monolitico. Possiamo dire  che abbiamo creato una macchina perfetta”.
       “Abbiamo svecchiato – conclude il primo cittadino – la macchina burocratica, facendo  riforme copernicane. Siamo giovani nell’amministrazione, stiamo avendo delle difficoltà, ma certamente abbiamo imbroccata la via giusta. Gli amministratori si sono ridotto lo stipendio del trenta per cento, mentre il sottoscritto del cinquanta per cento. Stiamo tentando di far crescere il paese attraverso una svolta economica, che dia vivibilità a tutti i cittadini”.
Giuseppe Carà