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giovedì 21 agosto 2014

RIPRISTINATA LA LUCE NELLE CAMPAGNE



Ripristinata linea con materiale di costo molto più basso
 LE DITTE DANNEGGIATE

PIETRAPERZIA. Ripristinata linea con materiale di costo molto più basso Forse è finita l’epoca dei ladri dei fili di rame. A fine luglio furono rubati otto km di filo di rame nelle contrade di Pietraperzia:dalla contrada “Fontana del Piano” a Tornambè nei paraggi della zona archeologica dove è stata ritrovata una capanna preistorica del neolitico, grazie agli scavi condotti dall’archeologo di fama mondiale Giannitrapani. Furono danneggiate cinquantuno famiglie aventi le loro aziende dislocato i 15 contrade. E’ ovvio che si trattò di un improvviso blackout che lasciò nel disagio le aziende agricole che rimasero al buio.
       L’Enel in meno di un mese è riuscita a rimontare i cavi rubati e a ripristinare la linea elettrica in tredici contrade; restano scoperte ancora due contrade che si trovano in zone isolate e molto lontane dal paese: vengono abitate sporadicamente evi sono pochi inquilini. Il completamento totale dei lavori e il ripristino della corrente elettrica avverrà nei prossimi giorni. La preziosa energia elettrica è tornata nelle famiglie ed ha permesso di fare il Ferragosto nelle loro aziende agricole. Il lavoro dell’Enel è risultato più problematico a causa della notevole quantità di cavi rubati: otto chilometri di linea. E’ stato comunicato dal sindaco Emma che  la compagnia dell’Elettricità, nel rimontare i nuovi cavi, ha utilizzato matasse di una lega particolare, meno cara e quindi meno appetibile ai ladri facinorosi mercanti dell’oro rosso Nelle zone da servire resta contrada Pietraficili - Sinopoli, la zone delle calcare di gesso a circa sei chilometri dal paese e in direzione di Riesi. Del grave problema si erano fatti carico il prefetto di Enna Fernando Guida, il sindaco Enzo Emma e gli eroici carabinieri, per il momento comandati da Salvatore Giordano. Un summit per fare il punto della situazione si era tenuto nella caserma dei carabinieri di viale Don Bosco subito dopo il furto dei cavi e il blackout. Erano stati presenti i vertici provinciali e locali dell’Arma oltre al sindaco Enzo Emma e a dei funzionari dell’Enel. Altre riunioni si sono svolte in prefettura alla presenza delle stesse autorità e di numerosi abitanti delle contrade rimaste al buio. Tra “gli utenti” penalizzati anche un agriturismo, diverse aziende agricole e un caseificio. In molti, per continuare le loro attività domestiche e aziendali, si erano dotati di gruppi elettrogeni che consumavano molto carburante con notevole aggravio per il bilancio delle famiglie al buio. Intanto i carabinieri della stazione cittadina, quelli di Enna e di Piazza Armerina, qualche giorno dopo i furti, avevano recuperato dieci matasse di filo di rame per un peso totale di 950 chili.   Gli abitanti delle zone al buio hanno chiesto a gran voce il ripristino della corrente elettrica. Sulle prime  si temeva che si andasse per le lunghe per il ripristino della corrente. Si parlava di circa tre mesi perché tutto tornasse alla normalità. Le squadre dell’Enel invece hanno, lavorato anche la notte per ripristinare il tutto nel più breve tempo possibile. Il primo cittadino Enzo Emma afferma: “Desideriamo ringraziare sua eccellenza il prefetto di Enna Fernando Guida, i carabinieri per la loro attività oltre all’Enel e quanti si sono prodigati in maniera molto attiva per alleviare i disagi di numerose famiglie e ridare loro serenità”. Anche le famiglie penalizzate ringraziano “a gran voce il Prefetto di Enna, i Carabinieri, il sindaco Enzo Emma, l’Enel e quanti hanno preso a cuore il loro problema e hanno lavorato intensamente per risolvere il grave problema in tempi quanto più stretti possibili”.
Giuseppe Carà