Dura reprimenda di Emma contro i
consiglieri che hanno bocciato lo IUC
IL PRIMO CITTADINO
ENZO EMMA
I CONSIGLIERI TRA GLI SCRANNI
PIETRAPERZIA. Dura reprimenda del sindaco Enzo
Emma contro i consiglieri comunali che hanno bocciato il regolamento dello IUC (imposta
comunale unica), che prevedeva lo sgravio dell’imposta di secondo casa per gli
emigrati e per i figli che hanno in uso una casa dei genitori.
In consiglio comunale erano presenti 13
consiglieri ed a votazione del regolamento si è avuto il seguente risultato:
sei per l’approvazione e sette consiglieri si sono astenuti; giacché
l’astensione viene considerato voto negativo il regolamento è stato bocciato.
Hanno votato a favore Germano Bonincontro, Francesca Calì, Luigi Guarneri,
Salvatore Di Calogero, Salvatore Messina e Salvatore Calì, neo consigliere di
maggioranza; si sono astenuti Franco Di Calogero, Veronica Bellomo, Gero Di
Blasi, Maria Rosa Giusa, Giovanni
Pititto, Salvatore Tomasella, Enzo Bongiovanni.
La
critica del sindaco Emma è arrivata con un volantino pubblico in cui si
afferma: “Grazie ai consiglieri comunali che hanno votato contro il nuovo
regolamento che abbassa le tasse. I
cittadini di Pietraperzia pagheranno di più”.
I
consiglieri della bocciatura vengono stigmatizzati con un viscerale “Vergogna!”.
Il
proclama sindacale prosegue: “Era stata proposta una detassazione per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito
ai figli ed una detassazione per gli immobili di proprietà degli emigrati residenti all’estero”.
La
batosta finale del primo cittadino Emma afferma: “Pietraperzia sembra essere rappresentata
da consiglieri comunale che non mostrano nessun interesse per i cittadini,
sanno solo votare contro tutto ed ogni
cosa, cercando di difendere e tutelare solo ed esclusivamente la propria
persona”
In modo
pleonastico la frase di chiusura è: “L’importante è andare sempre e comunque
contro il “sindaco”.
Franco
Di Calogero, capogruppo dell’opposizione rende noto che il suo gruppo ha
presentato formale richiesta di consiglio comunale per l’approvazione dello
IUC.
Giuseppe Carà