Ripristinata linea
con materiale di costo molto più basso
LE DITTE DANNEGGIATE
PIETRAPERZIA. Ripristinata linea con materiale di costo molto più basso Forse è finita l’epoca dei ladri dei fili di rame. A fine luglio furono rubati otto km di filo di rame nelle contrade di Pietraperzia:dalla contrada “Fontana del Piano” a Tornambè nei paraggi della zona archeologica dove è stata ritrovata una capanna preistorica del neolitico, grazie agli scavi condotti dall’archeologo di fama mondiale Giannitrapani. Furono danneggiate cinquantuno famiglie aventi le loro aziende dislocato i 15 contrade. E’ ovvio che si trattò di un improvviso blackout che lasciò nel disagio le aziende agricole che rimasero al buio.
L’Enel
in meno di un mese è riuscita a rimontare i cavi rubati e a ripristinare la
linea elettrica in tredici contrade; restano scoperte ancora due contrade che
si trovano in zone isolate e molto lontane dal paese: vengono abitate sporadicamente
evi sono pochi inquilini. Il completamento totale dei lavori e il ripristino
della corrente elettrica avverrà nei prossimi giorni. La preziosa energia
elettrica è tornata nelle famiglie ed ha permesso di fare il Ferragosto nelle
loro aziende agricole. Il lavoro dell’Enel è risultato più problematico a causa
della notevole quantità di cavi rubati: otto chilometri di linea. E’ stato
comunicato dal sindaco Emma che la compagnia
dell’Elettricità, nel rimontare i nuovi cavi, ha utilizzato matasse di una lega
particolare, meno cara e quindi meno appetibile ai ladri facinorosi mercanti
dell’oro rosso Nelle zone da servire resta contrada Pietraficili - Sinopoli, la
zone delle calcare di gesso a circa sei chilometri dal paese e in direzione di
Riesi. Del grave problema si erano fatti carico il prefetto di Enna Fernando
Guida, il sindaco Enzo Emma e gli eroici carabinieri, per il momento comandati
da Salvatore Giordano. Un summit per fare il punto della situazione si era
tenuto nella caserma dei carabinieri di viale Don Bosco subito dopo il furto
dei cavi e il blackout. Erano stati presenti i vertici provinciali e locali
dell’Arma oltre al sindaco Enzo Emma e a dei funzionari dell’Enel. Altre
riunioni si sono svolte in prefettura alla presenza delle stesse autorità e di
numerosi abitanti delle contrade rimaste al buio. Tra “gli utenti” penalizzati
anche un agriturismo, diverse aziende agricole e un caseificio. In molti, per
continuare le loro attività domestiche e aziendali, si erano dotati di gruppi
elettrogeni che consumavano molto carburante con notevole aggravio per il
bilancio delle famiglie al buio. Intanto i carabinieri della stazione
cittadina, quelli di Enna e di Piazza Armerina, qualche giorno dopo i furti,
avevano recuperato dieci matasse di filo di rame per un peso totale di 950
chili. Gli abitanti delle zone al buio hanno chiesto a gran voce il
ripristino della corrente elettrica. Sulle prime si temeva che si andasse
per le lunghe per il ripristino della corrente. Si parlava di circa tre mesi
perché tutto tornasse alla normalità. Le squadre dell’Enel invece hanno, lavorato
anche la notte per ripristinare il tutto nel più breve tempo possibile. Il primo
cittadino Enzo Emma afferma: “Desideriamo ringraziare sua eccellenza il prefetto
di Enna Fernando Guida, i carabinieri per la loro attività oltre all’Enel e
quanti si sono prodigati in maniera molto attiva per alleviare i disagi di
numerose famiglie e ridare loro serenità”. Anche le famiglie penalizzate
ringraziano “a gran voce il Prefetto di Enna, i Carabinieri, il sindaco Enzo
Emma, l’Enel e quanti hanno preso a cuore il loro problema e hanno lavorato
intensamente per risolvere il grave problema in tempi quanto più stretti
possibili”.
Giuseppe Carà