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sabato 16 luglio 2016

Borse di studio per i libri di testo


Borse di studio per i libri di testo

 Il Parroco Rabita

L'AVVOCATO LAURA CORVO


PIETRAPERZIA. Il capo settore del reparto del servizio della pubblica istruzione Vincenzo Tumminelli su indicazione dell’assessore alla pubblica istruzione Laura Corvo ed il primo cittadino Antonio Calogero Bevilacqua, ha diramato il bando per le borse di studio per i libri di testo per gli alunni della scuola media e per la scuola superiore. Inoltre sono stati incaricati i capi servizio Concetta Riccobene e Domenico Adamo, i cui uffici si trovano in via San Domenico, 5.  I cittadino per usufruire di tale provvidenze dovranno presentare la documentazione agli uffici comunali. Inoltre è documento fondamenta la presentazione del codice IBAN ai fini dell’accreditamento della somma spettante nelle relative banche. Il documento dovrà contenere i dati anagrafici degli interessati e pervenire negli uffici comunali non otre il 25 luglio prossimo. .
       “Purtroppo – afferma l’assessore Laura Corvo – i finanziamenti regionali sono limitate rispetto ai bisogni della realtà locale. Il mantenimento dei figli allo studio incide in modo eccesivo sul bilancio familiare ed i genitori nonostante i loro sacrifici spesso annaspano per le notevoli difficoltà. Sono diventate due voce pesanti il costo dei libri di testo, del corredo scolastico ed il pendolarismo”.
       “Noi come bilancio comunale – afferma il sindaco Antonio Bevilacqua – cerchiamo di potenziare al massimo la voce che riguarda le spese scolastiche e gli interventi per gli indigenti. Abbiamo molti casi di persone che hanno difficoltà alla  vivibilità. Ogni giorno ci troviamo con persone che si trovano in difficoltà a pagare le tasse della luce e dell’acqua”.
       “Il mondo cattolico – afferma il parroco Pino Rabita – è presente nel campo della solidarietà. Facciamo di tutto per tamponare; inoltre ho  anche sollecitato i fedeli a collaborare con la raccolta di vivere; la domenica venendo a messa le persone trovano un contenitore dove possono  depositare i propri vivere. Urge che il collettivo sia più generoso.
Giuseppe Carà