IL SINDACO
PIETRAPERZIA. Dopo dieci giorni l’acqua torna potabile. Ieri alle ore 14,30 il sindaco
Antonio Calogero Bevilacqua tramite i capi settori dell’ufficio tecnico
Salvatore Patti e Vincenzo Tumminelli ed il capo divisione Antonio Russo ha diramato
l’ordinanza con la quale comunica alla cittadinanza che l’acqua è tornato
potabile, a seguito dell’ultimo responso dell’ufficio igiene dell’ASP (Azienda Sanitaria
Provinciale), che è arrivato in municipio alle ore 13,30. L’ordinanza tramite
il comandante dei vigili comunali Giovanna Di Gregorio è stata diramata in tutti i punti di
frequentazione pubblica con il sistema del “Il Sindaco Comunica”. Sono
trascorsi dieci giorni dalla prima ordinanza in cui veniva interdetto l’uso
dell’acqua che arriva nelle abitazione dei cittadini in cui si comunicava che
l’acqua non poteva essere usata per usi domestici.
Sono
stati dieci giorni terribili, anche
perché non c’è stata distribuzione con autobotti per i cittadini con maggiore
difficoltà. Sono stati all’altezza della situazione gli esercizi pubblici dei
generi alimentare che hanno fatto arrivare scorte di acqua minerale per tutta la comunità. I produttori specialmente
i panettieri per fornire il pane alla
comunità hanno fatto salti mortali per avere la fornitura dell’acqua potabile.
Sacrifici hanno fatto i bar che hanno mantenuto aperti i loro esercizi usando
tutti gli accorgimenti per avere acqua potabile.
Il
problema più grave è che la comunità civile non sa ancora i motivi
dell’inquinamento anche perché deve pulire i serbatoi per riportare l’acqua
alla normalità. Questa sospensione di acqua potabile durata dieci giorni è
stata la più penosa dell’ultimo decennio. Il sindaco Antonio Bevilacqua si è
premurato di informare tutti le realtà di informazione.
Infine il sindaco Bevilacqua
ha imposto al gestore del servizio pubblico di ridurre del 50% il costo del
servizio per tutti i giorni in cui l'acqua è risultata non potabile. Inoltre ha
ribadito che la “Casa dell'acqua” è
risultata perfettamente potabile e non ha mai erogato acqua inquinata.
Giuseppe Carà