Giubileo di 50 di sacerdozio
di monsignor Giovanni Bongiovanni
PADRE BONGIOVANNI
PIETRAPERZIA. Giubileo di 50 di sacerdozio di
monsignor Giovanni Bongiovanni celebrato mercoledì sera in chiesa madre con la
presenza del vescovo della diocesi Rosario Gisana e con la chiesa stracolma di
persone che hanno tributato onore all’illustre prelato. Presenti una quarantina
di sacerdoti a concelebrare; tutti i gruppi ecclesiali delle tre parrocchie e
parecchie autorità civili e religiosi. Presenti il sindaco Antonio Bevilacqua e
la giunta comunale ed il presidente del consiglio Rocco Miccichè ed i presidente. La celebrazione di
impeccabile finezza liturgica ha vista la presenza della corale
interparrocchiale magistralmente diretta dal maestro Pino Amico. Presenti il
neo maresciallo Giuseppe Domenico Geraci, l’Ispettore superiore
Filippo Emma, comandante distaccamento
Forestale di Pietraperzia; inoltre
presenti le istituzioni religiose e le tre confraternite. Punto focale
dell’omelia del vescovo è stato: “Il sacerdote testimone di Cristo nel contesto
della realtà. Interventi apologetici in finale dalla dottoressa Rina Di Gloria
e dal sindaco Antonio Bevilacqua. Nel suo intervento finale monsignor
Bongiovanni, ha ribadito i suoi 50 anni per la realtà pietrina. Un grazioso
buffet è stato consumato nei locali delle suore salesiane.
La mattina del 29 giugno
1966, festa dei santi apostoli Pietro e Paolo, mons. Bongiovanni nella Chiesa
Madre di Pietraperzia, veniva ordinato sacerdote dal vescovo mons. Antonino
Catarella. Alla sera celebrò la prima messa solenne nella chiesa Santa Maria di
Gesù. Fra le figure che hanno ispirato il suo ministero sacerdotale ricordiamo
San Giovanni Bosco per il suo zelo per la salvezza delle anime e per la
dedizione ai giovani e il Beato Padre Antonio Chevrier fondatore
dell’Associazione dei preti del Prado con la sua concezione del sacerdote come
uomo eucaristico. Si è dedicato all’attività pastorale nella parrocchia S.
Maria di Gesù in Pietraperzia, agli studi teologici e giuridici, all’insegnamento
del francese in Seminario e della Religione nelle scuole statali. Fin da
giovane sacerdote ha coltivato la devozione mariana e si è occupato del
santuario della Madonna della Cava promuovendo la pietà popolare. Ha
valorizzato i cristiani laici, le varie aggregazioni ecclesiali a partire
dall’Azione Cattolica e gli organismi di partecipazione.
A livello diocesano è stato
Incaricato diocesano del servizio per la promozione del sostegno economico alla
chiesa cattolica, economo diocesano, vicario generale, moderatore della curia e
coordinatore della pastorale diocesana, canonico della cattedrale.
Si è distinto per lo zelo
apostolico, fedeltà agli impegni sacerdotali: spirito di servizio, rettitudine,
saggezza ed esperienza nel trattare le varie questioni di carattere pastorale e
amministrativo.
Il 29 aprile 2013 il Collegio
dei Consultori, durante la sede vacante, come segno di apprezzamento e di
stima, lo ha eletto Amministratore Diocesano. Nel 2015 il vescovo Gisana lo ha
confermato come Vicario Generale.
Giuseppe Carà