Viaggi
scalzi per la festa di San Calogero e sagra del Pane
IL PANE BENEDETTO DI SAN CALOGERO
PIETRAPERZIA. Sono iniziati i
voti dei viaggi scalzi per devozione alla festa di San Calogero che a
Pietraperzia si celebra domenica 31 luglio prossimo. Da tutto il paese le
persone vanno in voto ad incontrare San Calogero nella chiesa di San Nicolò.
Il giorno della
festa si celebra si celebra la Sagra
del Pane, che è ricondotta ai voti che i fedeli hanno fatto per delle
guarigioni ottenute per l’intercessione del santo taumaturgo. La festa per
antica tradizione si celebra l’ultima domenica di luglio e per la circostanza
molti pellegrini vengono dai paesi vicini. L’anno scorso furono portati circa sette
quintali di pane ed ogni pezzo rappresentava l’icona di una testa, di una mano,
di una gamba e di altre parti del corpo per il quale si è ottenuta la
guarigione. Prima della messa il prete celebrante benedice il pane, che poi
viene distribuito dopo la messa e buona parte viene portato agli ammalati, come
segno di devozione.
Nella giornata di domenica nella chiesa San Nicolò, verranno
celebrate quattro sante messe: alle ore nove, dieci, dodici e 18,30. In preparazione
della festa è stata fatta la quindicina e prima della messa ogni giorno è stata
recitata la coroncina a San Calogero, composta trent’anni fa dallo stesso rettore
della chiesa. Nella chiesa è custodita una reliquia del santo. La festa di San
Calogero ebbe la sua affermazione nel
secolo scorso per l'attivismo del canonico Calogero Palascino: allora il pane
raccolto veniva dato ai poveri.
San Calogero venne in
Sicilia dalla Cappadocia
nel quarto secolo per sfuggire alla persecuzione ariana: con lui vennero
il vescovo Gregorio ed il diacono Demetrio. San Calogero visse da eremita nella
grotta; e pare che abbiamo cambiato molte grotte; quindi molti centri vantano
la presenza di san Calogero e tra questi Termini Imerese, San Martino delle Scale, Pietraperzia,
Naro, Canicattì, Agrigento e
Sciacca dove econdo la tradizione San
Calogero sia stato
martirizzato e seppellito nella grotta del Cronio. Sul martirio di San Calogero l'unica fonte che abbiamo è un documento che risale al nono secolo ed è un inno del breviario romano. La chiesa San
Nicolò è una Rettoria autonoma che collabora con le altre parrocchie ed ivi
vengono realizzate molte iniziative a carattere
filantropico dai gruppi di volontariato.
Giuseppe Carà