I giochi pirotecnici si
faranno
La presidente Giovanna Guarnaccia
Il sinaco Antonio Bevilacqua
PIETRAPERZIA. “I giochi pirotecnici si faranno; i
giochi pirotecnici non si devono fare”. Questo è dubbio amletico che divide la
comunità pietrina. Il dilemma nasce da due feste principali che cadono in
questo periodo: la festa di San Rocco, patrono di Pietraperzia che si festeggia
il 16 agosto e San Pio di Pietrelcina che si festeggia il 23 settembre data
della marte del santo taumaturgo. Nell’agone si trovano il sindaco Antonio
Calogero Bevilacqua e la presidente del gruppo di San Pio ins. Giovanna
Guarnaccia.
Nella festa
di San Rocco il sindaco che è presidente del comitato nel suo comizio alla cittadinanze
nella sera festa ha affermato che quest’anno i giochi non si sono fatti perché
in bilancio sono stati previsti diecimila euro per i poveri. Di elevata statura
l’intervento della presidente Giovanna Guarnaccia che ha affermato: “Noi nelle
festa di San Pio continueremo a mantenere la tradizione. I giochi pirotecnici
la cittadinanza li gradisce, infatti collabora con le offerte. In tutte le
nostre feste che facciamo da ventina d’anni, abbiamo fatto sempre giochi pirotecnici di alto spessore che sono stati i migliori in
modo assoluto rispetto alle altre feste. Noi consideriamo “falsi puritani coloro
che tirano in ballo i poveri per non contribuire a dare l’offerta per la festa.
Per noi la solidarietà è il punto più alto della vita di gruppo. Inoltre noi
siamo devoti di San Pio ed i giochi sono un atto di devozione. Per la nostra
festa partecipino circa quattromila persone. Noi da antica tradizione facciamo
presidente onorifico il sindaco che certamente quest’anno non ha il nostro
appoggia. Noi avremmo capito se per gli indigenti avesse previsto in bilancio la
somma di cento mila euro. Questa falsa problematica va ricondotta a “Don Chisciotte
della Mancia contro i mulino al mento”.
“La
nostra – conclude l’illuminata presidente – è l’unica processione accompagnata
da preghiera e canti. Quindi diciamo:Viva San Pio”.
Giuseppe Carà