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sabato 6 agosto 2016

Raffiche di cartelle per l’Imu del 2012


Raffiche di cartelle per l’Imu del 2012

IL RAGIENIERE
 FRANCESCO TOMASELLA

UTENTI IN LISTA DI ATTESA

PIETRAPERZIA. Raffiche di cartelle di pagamento recapitate ai cittadini per l’Imu (Imposta Municipale Unica) del 2012 che ha attinenza per la tassa sulla casa. Sono state recapitate ai cittadini 1.666 bollette in cui si chiede di andare a pagare questo orpello. Si dice che il comune sta facendo questa verifica perché molti cittadini non hanno pagato; ma ora viene fuori che la percentuale degli evasori è molta bassa. .
       Per gli studi commerciali interviene il ragioniere Francesco Tomasella, che fa leva sul disagio che si è creato per i cittadini che già come di consueto hanno versato l’Imu in due rate. Le cartelle sono state inviata perché ci sono stati disguidi multimediali. L’ufficio tributo sta annullando la tassa per i cittadini che presentano la ricevuta di pagamento.
       “Questa emissione di cartelle per l’Imu  del 2012 – dichiara il ragioniere Francesco Tomasella -  certamente inopportuna perché nella normalità i cittadini hanno pagato. Per essere sgravati di questo gravi oneri sono stati assaliti gli studi commerciali, le banche e l’ufficio postale alla ricerca di avere copia dell’attestato di pagamento”.
       Il monda politico non ha dato segni di positività per evitare i disagi ai cittadini; inoltre l’ufficio tributi è intasato dalla presenza dei contribuenti. Gli impiegati possono esaminare mediamente dici pratiche al giorno; i cittadini alle sei di mattini sono a prendere il turno dietro l’ufficio.
       “Ogni raccomandata – conclude il ragioniere Francesco Tomasella - viene a costare al comune cinque euro e cinquanta centesimi; il comune avrà speso circa dieci mila euro. Quindi svantaggiato il comune e svantaggiati i contribuenti. Tante giornate di lavoro bruciate  dai “poveracci” che devono risolvere il problema dei soprusi subiti. Inoltre i nostri studi sono stati gravati dal tempo da dedicare ai cittadini in cerca delle ricevute di pagamento. Inoltre è venuta a mancare una comunicazione ufficiale dagli amministratori e dal consiglio comunale frastornato nel capire il problema”.
Giuseppe Carà