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sabato 31 gennaio 2015

CELEBRATA LA GIORNATA DELLA MEMORIA


Celebrata la LXX giornata della memoria


 IN ATTIVITA DIDATTICA
 
PIETRAPERZIA. Celebrata all’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia”  la LXX “Giornata della Memoria” a ricordo dell’armata rossa sovietica che libera il  campo di concentramento di Auschwitz.
“Il Giorno della Memoria – scrive il professore Gaetano Cumbo -  è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
Nella sala teatro si sono riunite le quattro terze e gli alunni di 2 D. Nella sua conferenza la professoressa Barbagallo ha ricordato “la Shoah, lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti”. Alla celebrazione hanno collaborato gli insegnanti: Paola Di Maggio, Luigi Paternò, Salvatore Mastrosimone, Gaetano  Cumbo, Cinzia Caminiti, Franco Porrovecchio, ile Antonella Vasile, Laura Castiglione.
 L’incontro ha avuto due momenti. Il primo momento  in una relazionata del prof. Luigi Paternò, il quale ha fatto un excursus storico, toccando le guerre di religione. citando l’apartheid e Martin Luther King, il filosofo Nietzsche, l’islam, le foibe, la shoah. Ha ribadito sul concetto di diversità, di accettazione e valorizzazione del diverso
 La seconda parte  è stata introdotta dal prof. Salvatore Mastrosimone, il quale, sullo sfondo della colonna sonora del film “La vita è bella”, ha invitato gli alunni sulla bellezza della vita oggi, diversamente da quella dei tempi del nazifascismo, quando Hitler e Mussolini, privarono gli uomini della loro dignità e dei loro diritti, poiché i deportati nei campi di sterminio venivano presi di sorpresa, buttati e trasportati in vagoni, spogliati (dopo essere arrivati a destinazione), rasati, vestiti di un pigiama, marchiati, messi nei forni e, quindi, uccisi. Alla fine del filmato-documentario si sono stimolate le riflessioni degli studenti, posto che le immagini si commentavano da sole. Ha concluso l’incontro il prof. Porrovecchio a cui è stata posta una domanda sulla diaspora degli ebrei. I lavori si sono conclusi lanciando un messaggio fondamentale “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” di Primo Levi.
Giuseppe Carà