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venerdì 10 aprile 2015

Presentazione del ritrovato medaglione di Matteo terzo Barresi 11 APRILE 2015



Presentazione del ritrovato medaglione di Matteo terzo Barresi

IL MEDAGLIONE DI MATTEO BARRESI

 PIETRAPERZIA. Oggi alle ore 20 in Chiesa Madre si  terrà un seminario su “Matteo Barresi mecenate e primo marchese di Pietraperzia”. Nel contesto dei lavori verrà illustrato un medaglione commemorativo ascrivibile a Matteo Barresi. Certamente l’opere è di rilevante importanza nell’ambito della storia della medaglistica siciliana.

       Il seminario è così strutturato: saluti e prolusione del sindaco Vincenzo Emma; dott.  Salvatore La Manica, di società di storia patria nissena; prof. Francesco Rossi storico dell’arte, di Fossombrone, prof. Vittorio Ricci, di società di storia patria nissena; il presidente di storia patria nisseno, Antonio Vitellaro; l’ingegner Mario Scaglia detentore del medaglione.  hanno coordinato l’iniziativa l’assessore Maria Giusy Rindone. Tina Scivoli ed il professor Giovanni Culmone. Coordina e modera il professor Giovanni Culmone. Interverrà anche il parroco della chiesa madre Giuseppe Rabita. A conclusione il sindaco Emma leggerà una lettera del dottor Eugenio Barresi, discendente del casato e patrizio di Lipari.

Il medaglione, in bronzo dai caratteri cinquecenteschi, apparteneva alla raccolta Chigi di Ariccia. Era rimasto inedito in quanto privo di attribuzione ed anzi non classificato per l’inutilità degli sforzi di identificazione. Dagli iscritti è stata data la seguente identità: si tratta della prima immagine di Matteo terzo Barresi, che fu primo marchese di Pietraperzia per investitura (1526) dell’imperatore Carlo V del quale era suddito.  

Matteo Barresi, oltre che essere stato il primo marchese di Pietraperzia  e signore di Barrafranca, fu un autentico rappresentante della più elevata élite politica feudale della Sicilia dei primi trent’anni del ‘500. Raffinato mecenate e appassionato bibliofilo, dedicò anche tempo e risorse economiche notevoli nella ristrutturazione e ricco ornamento della sua “domus magna” di Palermo e nell’imponente fortilizio di Pietraperzia,  che da austero imprendibile maniero, votato per le esigenza belliche medioevali, divenne un sontuoso ed ampio complesso palazzo, in linea con le strutture ammodernate delle dimore castellane internazionali; dando le impronte secondo gli schemi del Rinascimento, che si esprimeva nell’ambito degli stati europei.

       Uomo completo, dalla molteplici iniziative, oltre che essere stato un personaggio particolarmente sensibile all’arte ed alla cultura, il marchese espresse peculiari caratteristiche:  valente uomo rispettoso delle leggi del periodo ed intraprendente imprenditore nei settori dell’agricoltura, del credito, del commercio, dell’edilizia e della ricerca e commercializzazione dei prodotti minerari.

       Sicuramente il Barresi rimane nella memoria storica della Sicilia del cinquecento e di Pietraperzia un protagonista di eccellenza.

Giuseppe Carà