Sonia Giusto è il neo assessore in sostituzione della dimissionaria Giusy Rindone
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IL NEO ASSESSORE SONIA GIUSTO
PIETRAPERZIA. Sonia Giusto, laureanda in scienze e tecniche psicologiche di 21 anni, all’ università “Kore” è stata nominata assessore dal sindaco Enzo Emma in sostituzione della ragioniera Giusy Rindone che ha lasciato dopo 22 mesi la cordato del sindaco uscente ed è andata a candidarsi nel lista di Franco Di Calogero capogruppo dell’apposizione in consiglio comunale. Sonia dopo aver conseguito il diploma al liceo linguistico con il massimo dei vita si è iscritta in Psicologia alla Kore di Enna. Al neo assessore il sindaco Emma ha conferito l’incarico alle “Politiche Giovanili”. Sonia Giusto fa parte del partito “Sicilia Democratica” come delegata del movimento femminile, facendo riferimento all’onorevole Luisa Lantieri. Dopo la nomina Sonia ha dichiarato: “Sono onorata di essere individuata per svolgere questo compito. Ho accettato questa nomina, sì per poco tempo, perché, in maniera obiettiva, ritengo che questa amministrazione ha lavorato con tantissimo impegno così difficile ed è ammirevole tutto ciò. Ho accettato proprio per dimostrare il mio grazie in questa cittadina che si è sentita tutelata dalla capacità amministrative del sindaco Emma”. L’assessore Tina Scivoli aggiunge che questa delega a Sonia Giusto è appropriata in quanto giovane e capace per portare avanti ciò che l’amministrazione ha egregiamente espletato.
Invece la presidente del consiglio Rosa Maria Giusa ha provveduto a sostituire il dimissionario consigliere Salvatore Di Calogero. In ordine di preferenze in lista si ha: Giusy Rindone con 50 voti; Lillo Adamo con 48 voti; Carletto Bonaffini con 44 voti; Michele Buccheri con 42 voti e Paola La Monica con 37 voti. Scorrendo la graduatoria della lista la Giusa ha avuto le dimissione di Giusy Rindone e Lillo Adamo; mentre ha accettato Carletto Bonaffini.Carletto ci ripensa e non accetta perché non ci saranno consigli comunali
Il consiglio nel suo plenum può essere convocato solamente per motivi urgenti e necessari.
Giuseppe Carà
