Capitolo dei Templari per
l’investitura di due nuovi cavalieri
CERIMONIA DI INVESTITURA
PIETRAPERZIA. Nella sala delle conferenze del convento di Santa Maria si è tenuto il capitolo dei Templari moderni per l’investitura di due nuovi cavalieri: Angelo Mistretta di Menfi (Agrigento) e il palermitano Francesco Mattina. I loro padrini sono stati Vincenzo Viscardi e Gaetano Giarrusso. Sono stati 18 i capitolari che hanno presieduto la cerimonia medioevale dell’investitura; tutti loro fanno parte dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani (ordine supremo militare
del tempo di Gerusalemme) di Palermo.
L’intesa
tra la commenda di Palermo e Pietraperzia è stata concretizzata dal palermitano
Giovanni Scrima che, ha sposato la pietrina Maria Ferro nel dicembre scorso.
Il
capitolo è stato preceduto da un lezione storica sui nuovi templari del
professor Salvatore La Monica e dell’architetto nisseno Luigi Santagati. I due
cattedratici hanno illustrato la storia dei Templari e i centri siciliani in
cui loro sono stati presenti nel tempo. Alla presidenza il sindaco Enzo Emma. Il capitolo si è svolto nel
“quadrato sacro”, invalicabile per gli estranei. La cerimonia è durata due ore
in un silenzio sacro da parte di tutti i presenti. Tra i riti del capitolo, la
luce di un candelabro, il pizzico di sale mangiato dai neo cavalieri
oltre al pane e al vino assaggiato da tutti i fratelli. Il rito si è concluso
con la questua tra i “fratelli”.
Il tema “I
Templari di ieri e di oggi” è stato sviluppato dal prof. Mario Pavone,
della commenda di Santa Maria Maddalena del Templari di Palermo, Gran Priorato
D’Italia. “Noi siamo – ha dichiarato Mario Pavone - una Ong. Lo scopo della nostra
attività è quello di promulgare gli elementi della cultura soprattutto di tipo storico-medievale
e di essere di aiuto ai bisognosi, Noi portiamo la riunificazione e il
colloquio con le altre religioni monoteiste, con le religioni ebraica ed
islamica. Noi siamo cristiani ecumenici ed abbracciano tutte le confessioni di
rito cristiano, quindi valdesi, ortodossi, anglicani. Non abbiamo preclusioni
verso alcun tipo di ‘corrente’ religiosa e cristiana”.
I Templari hanno avuto una
storia relativamente breve, dal 1118 al 1314, fu una storia molto intensa.
Purtroppo l’Ordine, dal 1307 al 1314, è andato incontro ad una cattiva visione
del re di Francia Filippo IV il Bello e del Papa Clemente V i quali,
avendo adocchiato le ricchezze materiali che avevano accumulato i Templari,
hanno confiscato i loro beni e li hanno discreditati.
A Pavone abbiamo
chiesto: “Quale valore riveste l’Ordine
del Templari? “Noi non siamo la prosecuzione e gli eredi dei Templari. Noi
ereditiamo dai Templari il loro modo di essere, di vivere e di manifestarsi
nella società. Noi vogliamo essere di aiuto ai bisognosi e facciamo molta
beneficenza. Noi non siamo una setta e facciamo solo del bene. Quindi i valori
dei nuovi Templeri sono la fratellanza e la tolleranza di tipo religioso
e anche politico”.
Giuseppe Carà