Convegno diocesano dei gruppi
di Padre Pio
I CONVEGNISTI
IN SALA CONVEGNO
LA PRESIDENZA
IL GRUPPO PIETRINO
PIAZZA ARMERINA. Sabato si è tenuto il primo convegno diocesano de “I Gruppi di Preghiera” di San Pio nei locali del seminario estivo di
Montagna Gebbia. Presenti i 13 gruppi
con i relativi stendardi; questi gruppi operano a Barrafranca, Butera, Enna, Gela, Niscemi, Piazza Armerina,
Pietraperzia, Valguarnera, Villapriolo.
Hanno dato la presenza ai lavori il
vescovo Rosario Gisana, padre Enzo La Porta coordinatore regionale dei Gruppi
di Preghiera della Sicilia dal 2011, Adolfo Affatato che conobbe San Pio, Paolo
Orlando presidente diocesano dei gruppi che ha coordinato i lavori e Pasqualino Di Dio neo assistente spirituale diocesano
dei gruppi.
I
lavori sono iniziati con la recita dell’ora media e poi il saluto della diocesi
è stato dato dal vescovo Rosario Gisana che ha sviluppato l’attualità dei
gruppi di preghiera che in Sicilia sono circa 400 ed ha presentato il tema”San Pio Maestro Di
Preghiera” e sarà il tema delle celebrazioni del 50 della morte di San Pio
avvenuta il 23 settembre del 1968.
Il
direttore regionale don Enzo La Porta ha sviluppato il tema “la preghiera e gli
impegni di vita” e con una dovizia di particolari ha attualizzato la dimensione mistica con il comportamento
coerente di vita.
Alle
ore 12 vi è stata la concelebrazione presieduta dal vescovo Rosario Gisana che
ha focalizzato la partecipazione al sacrificio eucaristico per una maturazione
di una vita di fede.
Toccante la testimonianza di Adolfo
Affatato che ha affermato: “Il primo incontro con Padre Pio avvenne nel 1953
allorquando da studente ebbi la notizia che c'era un monaco che leggeva nel
pensiero. Sono rimasto incuriosito da tutto ciò e sono andato a San Giovanni
Rotondo dove ho assistito alla celebrazione della messa di Padre Pio. Al termine il frate si è fermato al centro
della sacrestia e mi ha chiamato. Non lo avevo mai visto prima. Adolfo, mi ha
detto, ti aspettavo da tanto tempo. Immaginate il mio cuore in quel momento.
Tremavo tutto. Questo è stato il momento dell'incontro. Poi non ci siamo lasciati più fino a quando ho
chiesto nel 1966 - ad un già molto debilitato Padre Pio - di celebrare il matrimonio. Dopo le prime
titubanze il frate di Pietrelcina accettò.
Fu l'ultimo matrimonio che celebrò nella sua vita. Morirà due anni dopo”. Il pranzo è stato consumato nel ristorante
del seminario e sono stati 250 i partecipanti.
Nel
pomeriggio vi è stata l’ora di adorazione con la recita del Santo Rosario e poi
i gruppi si sono sciolti, con il proposito che questo primo incontro è il primo
di una lunga serie.
Un ruolo importante ha avuto il dottor Paolo Orlando
presidente diocesano dei gruppi che curato l’organizzazione tecnica e la
logistica.
Giuseppe Carà