Fabio Calì riconfermato
presidente alla Margherita
Il Presidente Fabia Calì
PIETRAPERZIA. Il ragioniere Fabio Calì è stato riconfermato
presidente del sodalizio Regima Margherita che conta 750 soci. L’elezioni si
sono svolte domenica scorsa tutta la giornata dalle otto alle 18 ed erano
concorrenti due liste; la prima capeggiata da Gianluca Vinci e la seconda da
Fabio Calì presidente uscente. Fabio Calì ha riportato 152 voti e Gianluca Vinci
131; schede bianche e nulle quattro. Fabio Calì ha superata l’avversario per 21
voti. La gestione dell’unico seggio è la seguente: Presidente Calogero Vinci; vice
presidente Francesco Corvo; componenti Roberto Falzone e Paolo Puleo.
La
squadra vincente risulta così formata: Fabio Calì presidente, Antonino Ciulla
vicepresidente, Salvatore Russo segretario, Filippo Spampinato vicesegretario,
Giuseppe Claudio Santagati cassiere, Salvatore Paci economo; I candidati
consiglieri sono: Enzo Viola, Calogero Di Blasi Primo, Michele Cannata,
Michele Pergola, Angelo Genzone, Salvatore Napoli, Salvatore Biondo, Liborio
Amico, Giuseppe Virruso, Salvatore Vasapolli, Giovanni La Monica e Calogero Di
Blasi Secondo; il collegio dei sindaci revisori: Gaetano Calì, Rosaria Inserra
e Filippo Bonaffini; il consiglio di disciplina Francesco Tortorici, Francesco
Palascino, Michele Giusa, Andrea Rapisardi e Antonino Enea.
I
quattro consiglieri spettanti alla lista perdente sono: Domenico Costa, Giugno
Giuseppe, Filippo Puzzo e Filippo Rizza.
Il
presidente Fabio Calì ha 50 anni ed è sposato con l’insegnante Piera Paolino; è
dipendente dell’ASP come amministrativa e lavora nel poliambulatorio di
Pietraperzia. Politicamente è nel gruppo che sostiene il sindaco Salvatore
Bevilacqua, che in queste elezioni è stato super partes.
Dopo
il risultato che lo ha visto vincente ha dichiarato: “I soci hanno votato per
la continuità con una maggioranza chiara. Noi ci siamo presentati con la
coscienza a posta, sapendo che abbiamo ben operato per il bene comune e quindi
siamo stati premiati. Per il prossimo triennio vogliamo migliore la vivibilità
dei soci, che nel sodalizio devono trovare una dimensione sociologica di
spessore. Continueremo a lavorare alacremente come abbiamo fatto nel trascorso
triennio”.
Giuseppe Carà