Seminario Regionale di
“Sicilia In Volo” a Pietraperzia su “Palapetra” grande opera incompiuta
ENZA DI GLORIA
PALAPETRA
PIETRAPERZIA. Seminario Regionale di “Sicilia In
Volo” a Pietraperzia sul “Palapetra” grande opera incompiuta ed abbandonata. Il
convegno si è tenuto nella sede del movimento sabato scorso per tutta la
giornata. La relazione sulla realtà del Palapetra è stata presentata dalla
presidente regionale Rosaria Leonardi. A chiusura dei lavori è stato redatto un
documento che la vice presedente regionale Enza Di Gloria ieri mattina ha
consegnato al protocollo del comune per il sindaco Antonio Bevilacqua, per la
giunta comunale, il presidente del consiglio Rocco Miccichè e per i
consiglieri di maggioranza e di
opposizione. La ragioniere Enza Di Gloria nella qualità di consigliere comunale
presentò parecchie interpellanze sotto la sindacatura del sindaco Vincenzo
Emma.
Il
Palapetra fu finanziato dalla provincia essendo consiglieri provinciali Saro Bauccio
e Salvatore Milazzo. In atto la grande incompiuta è costata circa cinque
miliardi ed è stata attenzionata con dovizia di particolari da “Striscia La
Notizia” con la presenza dell’artista ed acrobata Vittorio Brumotti; infatti
diede spettacolo facendo in bicicletta il giro sui cornicioni. Il Palapetra è
stato progettato dall’architetto Maurizio Severino, che è stato anche direttore
dei lavori.
“Questo
complesso – ha affermato la presidente Rosaria Leonardi – è stato realizzato
nei pressi di Bivio Luogo
tra Barrafranca e Pietraperzia ed ha un enorme
potenziale economico. In questo impianto
si può benissimo praticare sport, ma anche allestire spettacoli teatrali visto
che lo stesso possiede un suo palcoscenico. Si tratta di una struttura polifunzionale in grado di ospitare non solo manifestazioni
sportive ma anche eventi culturali e teatrali a carattere regionale per l’ampia
disponibilità dei posti a sedere, circa 1000”.
“Certamente – conclude la
Leonardi - lo spirito che ha spinto ad autorizzare la costruzione di questo
mega “palazzetto dello sport” da 1000 posti, ha concepito l’opera come risorsa
posizionandola, forse strategicamente in un punto di confluenza viaria. Purtroppo
la situazione attuale la relega, in aperta campagna ed è ennesima: “cattedrale nel deserto”.
Giuseppe Carà