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domenica 28 aprile 2019

EN!CARAG - 549 parole. Il cuore della Sicilia nelle trasvolate di Italo Balbo


EN!CARAG -  549 parole. Il cuore della Sicilia nelle trasvolate di Italo Balbo

Crociere
PIETRAPERZIA Alla fine degli anni venti ed all’inizio degli anni trenta dello scorso secolo Italo Balbo, prima sottosegretario e poi Ministro della Regia Aeronautica italiana, organizzò quattro crociere aeree di massa con lo scopo di far transitare l’Italia da una fase sperimentale di volo, in cui la riuscita dipendeva dalle doti del singolo pilota, meccanico o progettista, ad una fase operativa che trasformasse quei difficoltosi percorsi in voli effettuati da normali apparecchi militari.
Nel 1928 venne effettuata la Crociera aerea del Mediterraneo Occidentale (Italia - Spagna) diretta e organizzata dal generale De Pinedo, 61 idrovolanti su 2.804 Km, 200 uomini tra cui l’onorevole Balbo ed alcuni giornalisti; nel 1929 fu la volta della Crociera aerea del Mediterraneo Orientale (Italia – Ex Unione Sovietica) ancora diretta dal generale De Pinedo, 35 idrovolanti su 4.667 Km, 180 uomini tra cui il sottosegretario all’Aeronautica Balbo, alti ufficiali, giornalisti e tecnici; nel 1930-1931 venne svolta la Crociera aerea dell’Atlantico del Sud (Italia – Brasile) condotta dall’ormai ministro dell’Aeronautica Balbo, 12 idrovolanti su 10.400 Km.; nel 1933 venne svolta la Crociera aerea dell’Atlantico del nord (Italia – Stati Uniti), o Crociera Aerea del Decennale, condotta dal ministro dell’Aeronautica Balbo, 24 idrovolanti su 19.900 Km in 13 tappe.
La Sicilia prese parte a quelle imprese aeree attraverso i suoi figli, in particolare a quella del 1933 parteciparono il capitano pilota Letterio Cannistracci di Messina, il capitano pilota Stefano Trimboli di Milazzo, il capitano pilota Giuseppe Ceccotti di Catania, il tenente pilota Sebastiano Fisicaro di Noto, il sergente Radiotelegrafista Giuseppe Virgilio di Trapani, il 1° aviere Radiotelegrafista Francesco Chiaramonte di Pietraperzia.
E proprio il nipote di Francesco Chiaramonte, Fabrizio, interverrà domenica 28 aprile alle 18:30 a Pietraperzia (EN), presso la sala dell’Associazione Combattenti sita in Piazza Vittorio Emanuele II, presentando il suo libro “Le comunicazioni radio nella Crociera Aerea del Decennale. Strumentazioni e Infrastrutture della Seconda Crociera Aerea Atlantica - 1933”. Il libro, redatto a partire dalla documentazione lasciata dal nonno Francesco, tratta esaustivamente la grande organizzazione che supportò l’impresa di Balbo e che fu messa in piedi in più di due anni di lavoro: vennero allestite 16 basi terrestri e 16 basi navali, vennero stretti accordi con i vari stati e le organizzazioni internazionali per normare l’utilizzo della radio e dei servizi meteo, vennero aggiornati gli apparecchi e le strumentazioni di bordo, vennero addestrati i 100 uomini di equipaggio al volo collettivo senza visibilità, che doveva essere condotto soprattutto nella tratta atlantica da Reykjavik (Islanda) a Cartwright (Canada) che era ricca di nebbie fitte e persistenti.
Dopo i saluti del sindaco di Pietraperzia, Avv. Antonio Bevilacqua, e del presidente dell’associazione combattenti, interverrà anche Salvatore Palascino, presidente della pro loco di Pietrapierzia e consigliere dell’Associazione Trasvolatori Atlantici, che fornirà una cornice storica al libro descrivendo le imprese aeree di massa di Balbo.
Al termine della presentazione verrà svolto un focus sui festeggiamenti che Pietraperzia tributò a Francesco Chiaramonte nel 1933 al ritorno della trasvolata, che furono grandi e solenni, e documentati da alcune foto portate dal nipote.
La Sicilia quindi si raccoglie domenica 28 aprile a Pietraperzia per ricordare un proprio figlio, ma è come se in quell’occasione ricordasse con orgoglio tutti i propri figli che parteciparono ad imprese aviatorie o militari e che, a volte, diedero la vita per esse.
Giuseppe Carà