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sabato 13 aprile 2019

PIETRAPERZIA. Grande successo alla mostra fotografica “Fasci di Luce”.

PIETRAPERZIA. Grande successo alla mostra fotografica “Fasci di Luce”.

PIETRAPERZIA. Grande successo alla mostra fotografica “Fasci di Luce”.

FASCI DI LUCE

PIETRAPERZIA. Inaugurata la mostra fotografica “Fasci di Luce”. In esposizione una sessantina di foto a colori o in bianco e nero. Ieri sera a tagliare il nastro è stato il sindaco Antonio Bevilacqua. Ad organizzare il tutto è la confraternita “Maria Santissima del Soccorso”, Governatore Giuseppe Maddalena. In esposizione foto degli “artisti fotografi” Filippo Arena, Antonio Caffo e Nicolò Speciale. Molòto suggestive tutte le immagini. Riproducono “Lu Signuri di Li fasci” del Venerdì Santo sotto varie angolazioni. Altre foto quella dell’Addolorata, i venerdì precedente la Settimana Santa, l’urna con il Crtisto morto ed altre molto commoventi.
Tra le immagini quelle che riproducono dei particolari molto significativi e realizzate, così come tutte le altre, in maniera magistrale. La mostra, nella chiesa del Carmine, resterà aperta e si potrà visitare tutti i giorni fino al 20 aprile. “La prima mostra fotografica che abbiamo realizzato in questa chiesa – afferma il Governatore Giuseppe Maddalena – risale al 1979 e l’aveva organizzata Andrea Rapisardi. L’anno successivo hanno chiamato me e Gabriele perché Andrea era assente.
La mostra con le foto testimoniava una processione statica, ferma con le quasi tutte persone messe in posa, da spettatori”. “Se invece guardiamo le foto che hanno esposto Filippo, Antonio e Nicolò, ora si vede una processione non in movimento nel senso che si muove ma nel senso che le persone hanno un atteggiamento diverso, non sono in posa o spettatori, ma attori della processione. E notavo questa differenza nella capacità degli autori di scrivere queste immagini. Noi con queste immagini la processione la vediamo scritta, c’è un racconto. Noi pietrini quasi non ce ne accorgiamo, ma in realtà è cambiata molto. Guardando le foto di Filippo, Antonio e Nicolò vedrete che ci sono delle immagini che sono veramente scritte come del resto la parola fotografia è ‘luce scritta’. E la luce, nelle immagini che vedremo, è molto presente”. Filippo Arena, Antonio Caffo e Nicolò Speciale, nella brochure che accompagna la mostra, hanno scritto: “FASCI DI LUCE. Intendere la foto-grafia come ‘scrittura di luce può rendere l’idea non solo del fattore puramente tecnico, come dell’impressione della luce sul sensore o sulla pellicola di un tempo, ma anche sul ruolo di autrice principale che la luce assume nella difficile e complicata arte della fotografia. La luce colpisce ogni oggetto presente in natura, il quale la riflette ai nostri occhi sino a dentro l’obiettivo del fotografo.
Lui diviene interprete di una realtà che esiste già e che necessita solo di essere ‘scelta’, nei modi che preferisce, fermata in un istante e di quell’istante può farne memoria o racconto. Da questa lettura noi non siamo esenti, tre pietrini appassionati non solo di fotografia. Ma legati da sempre al Venerdì santo di Pietraperzia e alla sua processione principale ‘Lu Signuri di li fasci’, con storie, appartenenze e, soprattutto, con occhi diversi ma con una presenza costante e comune, analogia fondamentale: le fasce e la luce; e così come la luce, anche le fasce e l’intera esperienza collettiva del Venerdì santo, per una sera si riflettono in ogni sguardo, in ogni movimento, in ogni sincronismo di chi assiste o vi partecipa.
Nella notte più luttuosa della fede cristiana, a Pietraperzia un monte di fasce di lino bianco lega i fedeli a Cristo, dal quale scaturisce, come raggiera luminosa, un candido Golgota, che pone alla sua cima il cristo e il suo dolore, il massimo sacrificio e, al di sotto, trova la miseria umana che, tuttavia, nel bianco e nella luce di quelle fasce, incontra la prima proiezione nella speranza della resurrezione. Luce e speranza di lino bianco, come quando, secoli addietro, tra quelle fasce, con ogni probabilità, venivano avvolti in segno di affidamento e di speranza i figli di nessuno, bambini dai destini stravolti, abbandonati alla ruota della chiesa del Carmine, da sempre cuore pulsante del Venerdì Santo pietrino, sede della confraternita Maria Santissima del Soccorso e che ospita la mostra fotografica FASCI DI LUCE”