LA
PASSIONE DI GESÙ' VISTA CON GLI OCCHI DELLA MIA ANIMA
I
soldati si avvicinano a Gesù, lo prendono con violenza, lo trascinano fuori dal
pretorio e preparano la sua crocifissione; quindi lo riportano di nuovo nel
cortile dove prima è stato flagellato, poi lo rivestono di porpora e gli
mostrano la Croce.
Ma
Gesù non potendo aprire i Suoi meravigliosi occhi perché doloranti per il
tormento delle spine, gli infami gli sollevano le palpebre perché Egli possa
vedere dinanzi a se il Suo olocausto.
Quando
medito la via della Croce non posso fare a meno di pensare quello che ha dovuto
percorrere il mio Gesù, penso i tormenti che ha dovuto patire, la paura e
l'angoscia che gli sono stati compagni di viaggio, il baratro, il buio e la
solitudine. Il suo bellissimo volto completamente deformato, i suoi occhi
luminosi tumefatti, il suo grido di dolore. Poi...Gesù cade diverse volte, ed
oppresso dal peso della Croce, stanco per i patimenti sofferti e sfinito per la
eccessiva perdita di sangue, trema in tutto il Suo tormentato corpo e cade con
la faccia per terra, schiacciato dalla Croce. Appena riesce a rimettersi in
piedi ed aperto gli occhi per la forza dello stesso spasimo, ecco che si
incontra con lo sguardo dell'afflittissima Sua Madre, che fattasi strada tra la
folla lo contempla, ed in quei sguardi penetra tutta la forza del loro amore e
del loro ineffabile dolore. O Gesù mio se avessi potuto anch'io aiutarTi a
portare la pesante Croce... mi consola il fatto che Tu ti sei caricato il peso
di tutti i peccati del mondo e quando la Tua Croce bagnata dal Tuo
preziosissimo Sangue viene poggiata sulle spalle del Cireneo, sono sicura che
in quell'attimo Tu hai preso su di Te tutta l'umana sofferenza.
Maria
Maistrini