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martedì 20 settembre 2011

CITTA' DEI RAGAZZI A MOLA DI BARI GEMELLA A COMUNITA' FRONTIERA

Comunità Frontiera inaugura “La città dei Ragazzi”
PIETRAPERZIA. Lo staff di “Comunità Frontiera” ha inaugurato una sede gemella a Mola di Bari, in Puglia, titolata “Città dei Ragazzi “Don Bruno Aloia”. Nella corposa delegazione locale hanno partecipato il sindaco Vincenzo Emma ed il Vescovo della diocesi Armerina Michele Pennisi. Presenti alla cerimonia l’arcivescovo di Bari -Bitonto, Francesco Cacucci, il sindaco di Mola di Bari Stefano Diperna, i sindaci di Rutigliano e Noicattaro, il viceprefetto di Bari, Donato Cafagna e di altre autorità civili e politiche, oltre a numerosi cittadini.

Essa sorge nella contrada molese di San Materno ed è affidata alla Comunità Frontiera, guidata da Padre Giuseppe De Stefano, dell’Ordine dei Francescani Conventuali, che ha la prima sede a Pietraperzia e opera attraverso il centro giovanile “Lillo Zarba”. La struttura, nata da un progetto del Comune di Mola, dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto e della Prefettura di Bari in collaborazione con l’Associazione Onlus “Comunità Frontiera” è stata realizzata con fondi del PON sicurezza, FSE (Fondo Sociale Europeo), e FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) ed è considerata una delle più importanti strutture della Regione Puglia per la prevenzione del disagio e della devianza giovanili. “La struttura inaugurata - afferma il sindaco Vincenzo Emma., molto vicino alla struttura locale  -  ospiterà le attività di due case famiglia, di una comunità educativa e di un Centro socio-educativo per minori e giovani. Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stata posta inoltre la prima pietra del Centro Polisportivo che sorgerà nella stessa area e a cui si spera di aggiungere un teatro con annessi laboratori in cui i ragazzi potranno esprimere i propri talenti e formarsi alla vita”.

“La ‘Città dei ragazzi’ -  ha dichiarato p. Giuseppe De Stefano - nasce per dare una risposta sul territorio all’emergenza della condizione di minori e giovani che risente delle povertà morali ed educative; in essa ciascuno dei nostri ragazzi dovrà sentirsi di casa e troverà un posto in cui potersi esprimere e lasciarsi guidare alla vita vera”.

Il Vescovo Michele Pennisi ha ricordato le origini e i primi passi della Comunità Frontiera, nata dall’incontro tra Padre Giuseppe e alcuni giovani di Pietraperzia, della quale egli stesso ha approvato gli statuti e i principi di vita il 17 settembre 2006 ai fini del riconoscimento ecclesiale. “Il compito della comunità – conclude l’assessore alle attività sociali Paolo Di Marca -  è di prevenire e far superare le forme di disagio minorile attraverso un’opera educativa che valorizzi tutte le esigenze dei giovani: affettive, intellettuali, ricreative, religiose. La comunità ecclesiale è chiamata a essere una comunità educativa insieme alle altre realtà presenti sul territorio”.

Don Pino Carà