Presentazione del plastico architettonico
PIETRAPERZIA. Un plastico
per valorizzare Pietraperzia. E’ stato realizzato un plastico per
rivitalizzare “ il Parco delle
Rimembranze”. La proposta innovativa è nel dare corpo al vecchio campo sportivo
adiacente alla villa comunale. L’opera è stata realizzata dalla associazione GMN (Gruppo
Modellisti Nisseni) in collaborazione all’associazione “Centro Studi, Castello
Barresi” di Pietraperzia il cui presidente è professor Enrico Tummino.
Il plastico verrà
presentato ufficialmente all’amministrazione comunale ed a tutti i cittadini
giorno trenta prossimo alle ore 18,00 nell’aula magna dell’Istituto comprensivo
“Vincenzo Guarnaccia”.
Si tratta di un lavoro
minuzioso condotto da mesi dal presidente dell’associazione nissena dottor
Giuseppe Firrone e da alcuni stretti collaboratori, tra cui il maggior apporto
è stato dato dal signor Lillo Alaimo Lillo.
L’associazione locale che
ha dato vita a questa iniziativa tramite il presidente professor Enrico Tummino
illustrerà le bontà e le finalità del lavoro in oggetto.
Il presidente Enrico Tummino
dichiara. “ Sono tante le finalità tra queste, quelle di natura urbanistica, ambientale,
socio. Culturale ed economica. Con dovizia di particolare presenteremo un
plastico che farà realizzare un progetto di alta qualità, che sarà un gran supporto al turismo di
passaggio. Mi corre l’obbligo infine di ringraziare preventivamente tutti
coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo bel progetto ed
invito la cittadinanza tutta a venirci a visitare, perché il plastico resterà
esposto per tre giorni.
Il parco delle
rimembranze fu fatta realizzare nel 1920
dal barone Michele Tortorici e poi fu regalato al comune. All’ingresso della
villa sono citati gli eroi della prima guerra mondiale ed appunto per questo
spesso viene chiamata “Parco della rimembranza”. Negli anni ottanta sotto la sindacatura illuminata di Gino
Palascino fu realizzato un progetto che diede un tocco di finezza al rigoglioso
giardino. Nel contesto della vasta area fu realizzato il teatro comunale, che
impropriamente viene chiamati “anfiteatro”, contiguo al campo sportivo che
anche questo fu realizzato dal barone Tortorici, quando il gioco del calcio
cominciava a diventare popolare”.
Don Pino Carà