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venerdì 26 ottobre 2012

I FORESTALI PULIRANNO I SITI ARCHEOLOGI



  IL PRIMO CITTADINO ENZO EMMA
 

 L'ASSESSORE FRANCESCA CALI'

La Forestale per la pulizia dei siti archeologici
PIETRAPERZIA. È stata inviata all' Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Enna e al Distaccamento Forestale di Pietraperzia, la richiesta di opere di pulizia straordinaria per prevenzione incendi, dal momento che da ieri sono rientrati in servizio tutti gli operai forestali. La nota, inoltrata dall'assessore ai beni culturali e ambientali Francesca Calì e dal sindaco Vincenzo Emma, reca la richiesta di un'opera di pulizia straordinaria necessaria al fine della prevenzione incendi, nelle aree archeologiche delle contrade Rocche e Tornambè - Krastòs, da poter realizzare con l'impiego delle squadre antincendio in servizio.
L'assessore Francesca Calì dichiara: "I nostri siti archeologici sono stati oggetto di un grandioso progetto di rifunzionalizzazione che li ha riportati alla luce, li ha resi fruibili ed oggi ci consente di continuare a fare scoperte eccezionali; per questo abbiamo richiesto che vengano protetti dagli incendi con l'impiego di uomini specializzati come quelli delle squadre antincendio del corpo forestale.".
 Il Sindaco Vincenzo Emma afferma: "Questi uomini svolgono un'opera indispensabile alla nostra collettività poiché lottano quotidianamente contro gli incendi e sono impegnati anche nelle attività di contrasto del fenomeno, come prevenzione delle cause di dissesto idrogeologico e della desertificazione. Con il loro impiego nelle opere di pulizia delle aree archeologiche, verrà svolto sicuramente un importante servizio per la collettività",
L’anno scorso i forestali intervennero per pulire le zone archeologiche di Runzi, Tornabè e Rocche. In modo particolare nella contrada Rocche furono ripulite dalle erbacce 200 tombe greche del periodo paleolitico. Dopo l’iniziativa fu estesa ad altri comuni della provincia di Enna.
“Ottima scelta quella della forestale “ conclude Francesca Calì. I nostri siti sono pregevoli e sta per nascere una scuola di archeologia.”   
Giuseppe Carà