IL CONSIGLIERE COMUNALE SALVATORE CALI'
IL SINDACO VINCENZO EMMA
Rifacimento
strisce pedonali
PIETRAPERZIA. Le “Giubbe d’Italia”
del consigliere comunale Salvatore Calì hanno rifatto tutta la
segnaletica pedonale cittadina a livello di volontariato
La
Gubbe d’Italia in paese hanno costituito una
sezione e sono di supporto alla Protezione Civile ed agiscono in piena
sinergia. Presidente ad interim è stato proclamato il consigliere Salvatore
Calì che si è distinto in azioni di volontariato come la pulizia di alcune zone
del paese.
Le
Giubbe d’Italia con l’autorizzazione degli uffici preposti e con l’avvallo del
sindaco Enzo Emma hanno con pazienza
certosina rifatto le strisce pedonali di cui si erano perdute le tracce.
In quattro giorni a tempo record hanno rifatto
le strisce con particolare attenzione a quella
parte del paese dove c’è più traffico.
Questo
esempio civico di volontariato ha avuto l’encomio di tutti i cittadini e sono
stati di esempio a tanti giovani che praticano il bullismo e stanno in giro a
bighellonare per il paese.
“La
mia amministrazione – dichiara il sindaco Enzo Emma – sta favorendo tutte le
iniziative di volontariato. Stiamo cercando di recuperare il concetto di “persona”
che è basilare a qualsiasi forma di antropologia”.
“E’
ovvio – continua il primo cittadini – che molti servizi spettano agli enti
proposti. Ho fatto parecchie ordinanze per dare dignità al paese con la
pulizia, che spesso vede inadempienti gli enti proposti. Siamo molto indietro per quanto riguarda la raccolta
differenziata dei rifiuti. I cittadini hanno la sensibilità di fare la raccolta differenziata, ma manca una struttura
pragmatica che a livello provinciale sia motore di questi grandi atti di
civiltà”.
“Noi
stiamo lavorando – conclude il bravo cardiologo – per dare una svolta alla forma
involutiva che inesorabilmente perseguita il nostro paese. Siamo decisi a
giocare tutte le carte della svolta economica. Su questo abbiamo scommesso,
nonostante il nostro bilancio comunale viene defalciato da legge regionali e
nazionali. In questo grave momento di crisi.
Ognuno deve fare la propria parte. Io
sono in prima linea e potrei dire di aver consacrato tutto della mia vita al
comune”.
Giuseppe Carà