Assemblea cittadina per l’accoglienza degli immigrati
IL VESCOVO ROSARIO GISANA
LA NUTRITA ASSEMBLEA IN CHIESA MADRE
PIETRAPERZIA. Mercoledì sera in chiesa madre si è
svolta un’assemblea cittadina per l’accoglienza degli immigrati destinati dalla
prefettura a Pietraperzia. Gli immigrati saranno ospitati nella casa canonica
del clero in via San Giuseppe. L’assemblea è stata voluta dal vescovo Rosario
Gisana a seguita di una delegazione pietrina che è stata ricevuta in episcopio
e che si è proposto al vescovo di bloccare
l’arrivo degli immigrati a Pietraperzia. La chiesa madre è stata
stracolma di persone che certamente ha superato il migliaio. Hanno presieduto i
lavori il vescovo Gisana ed il vicario generale Antonino Rivoli. Presenti tutto
il clero, le realtà ecclesiali, tutte le forze politiche, sindacali, sociali. Tutto il paese è stato
prersente perché il problema è molto sentito. Si sono scontrati in modo
stridente le opposte tendenze che ha visto il mondo cattolico possibilista,
mentre una corposa opposizione che ha dato battaglia per bloccare la venuta
degli immigrati che da il prefetto di Enna Maria Rita Leonardi ha destina a Pietraperzia in numero di venti. Hanno
dato la presenza un manipolo di carabinieri comandati dal maresciallo Giuseppe
Geraci ed un gruppo di polizia municipale coordinata dal vice comandante Gino
Stringi.
Dopo una prolusione dell’evento da parte del
vescovo Rosario Gisana si sono succeduti gli interventi che sono stati di
elevata caratura, che hanno visto di scena: Calogero Di Gloria, Maria Lucia
Pace, Giovanni Barrile, Silvia Romano, il sindaco Antonio Bevilacqua, Agostino
Sella (responsabile dell’associazione Don Bosco 2000 che dovrà gestire la
presenza degli immigrati), Giuseppe Costa emigrato da 40 in Germania, Caterina
Gulizia, Salvatore Palascino, Gianluca Vinci e Filippo Bevilacqua. Si sono
avuti momenti caldi in cui si è trasceso
e sono dovuti intervenire tempestivamente le forze dell’ordine. Tra questi
momenti in cui si è toccata la sfera
personale, il sindaco Antonio Bevilacqua ha tolto il microfono alla
professoressa Silvia Romana e qui il maresciallo Giuseppe Gerace è intervenuto
con tenacia perché alcuni del pubblico stavano per passare alle vie di fatto.
Dopo
tre ore di dibattito a volte un po’ scomposto si è dato fine ai lavori con la
radicalizzazione delle posizione al punto di partenza: gruppi decisamente ed
animatamente contrapposti.
Il
vescovo Gisana da buon pastore ha cercato la mediazione ma senza risultato, ma
alla fine tutti uniti hanno preso la benedizione finale del buon pastore mons.
Gisana.
Giuseppe Carà