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domenica 27 luglio 2014

DURO COLPO ALLA BANDA DEL RAME


TROVATO IL FILO DEL RAME TRAFUGATO


REFUTIVA
 
 IL MARESCIALLO CASTROVILLI


PIETRAPERZIA.  I carabinieri hanno ritrovato dieci matasse di cavi di rame dell’Enel per un peso di circa 950 chili. Si tratta  di un chilometro e mezzo di palificazione rubata nella notte  fra il 23  e il 24 luglio in contrada Minniti. Si tratta di quasi l’intero bottino di fili elettrici che, nei giorni passati,  aveva lasciato completamente al buio la contrada “oggetto del furto”. Il ritrovamento è stato opera dei carabinieri del comando provinciale di Enna diretto dal colonnello Baldassare Daidone. La brillante operazione è  stata condotta, in maniera sinergica, anche dagli uomini  del nucleo investigativo di Enna al comando del capitano Michele Cannizzaro, dai  militari dell’Arma della Compagnia di Piazza Armerina diretto dal capitano Rosario Scotto Di Carlo e dai carabinieri delle stazioni di Barrafranca a Pietraperzia comandate rispettivamente dal luogotenente Epifanio Giordano e dal maresciallo capo Giuseppe Castrovilli. A coordinare il tutto è stato il sostituto  procuratore di Enna Augusto Rio. Alle indagini e alle ricerche ha collaborato attivamente anche personale di Enel Security. I cavi di rame erano abilmente nascosti in contrada Minniti, sotto un pilone della statale 640 Pietraperzia Caltanissetta. Si pensa che il “materiale” sia stato nascosto dai ladri a Minniti in attesa di andarlo a riprendere in un secondo momento. Ma loro non hanno avuto la possibilità o il tempo. infatti i militari dell’Arma hanno stretto il paese e le campagne in una morsa con l’utilizzo di numerose pattuglie con il servizio H. 24. Il materiale recuperato è stato trasportato con un grosso  furgone nei locali della stazione cittadina dei carabinieri. Intanto le indagini degli uomini dell’Arma continuano in maniera molto serrata e capillare. Si vuole infatti risalire agli autori di tali furti. Il ritrovamento dei fili della luce ha fatto tirare in paese in sospiro di sollievo. Il sindaco Enzo Emma dichiara: “Il nostro grazie di cuore ai carabinieri che hanno recuperato la refurtiva in tempi molto brevi e che hanno ridato tranquillità al paese. La loro azione di indagini e prevenzione si è rivelata alquanto preziosa e dal notevole valore. Il loro lavoro, silenzioso, ma determinato, ha dato sicurezza e tranquillità alla nostra cittadinanza”. Il luogo dei ritrovamento è isolato. Infatti la vecchia provinciale 96 Pietraperzia Ponte Besaro che sovrasta la bretella della statale 640 non viene più percorsa dal traffico veicolare dopo l’apertura, l’otto ottobre 2005, della bretella statale 640. Il furto dei cavi della luce aveva gettato nello sconforto i numerosi abitanti delle contrade rurali. Nelle zone penalizzate, ci sono numerose abitazioni, oltre ad aziende agricole, Per cercare di alleviare i disagi provocati dalla lunga interruzione della corrente elettrica, diverse persone si erano dotate di gruppi elettrogeni. La notizia della brillante operazione dei carabinieri si è diffusa in paese in un battibaleno. Il ritrovamento dei fili della luce era l’argomento “più gettonato” nelle discussioni della gente nei sodalizi, nelle strade del paese e anche negli esercizi pubblici tra cui i numerosi pub e bar. In tutti si legge un senso di gioia e di liberazione da un incubo che ha stretto il paese per alcuni giorni.