Ricordato l'inizio della la prima guerra
mondiale. Ricordato il Parco della Rimembranza
IL SACRARIO AL PARCO DELLA RIMEMBRANZA
PIETRAPERZIA. Nel salone della società
“Combattenti e Reduci” per iniziativa del presidente Michele Ferrara domenica
sera è stato ricordato l’inizio della Prima Guerra Mondiale, che scoppiò il 28
luglio del 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia
in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este,
avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo, e si concluse oltre quattro anni dopo,
l'11 novembre 1918.
Relatore
è stato l’esperto Salvatore Palascino, che ha commemorato anche il trasvolatore
pietrino Francesco Chiaramonte per “la grande trasvolata atlantica” effettuata
dalla Regia Aeronautica nel 1933 sotto la guida di Italo Balbo. Sono stati
ricordati i 630 caduti pietrini i cui nomi sono onorati all’ingresso del parco
della rimembranza con una lapide di aggraziato valore artistico.
Presenti
numerosi soci del sodalizio e molti amatori tra cui il dirigente del consiglio
regionale protezione patrimonio naturale Attilio Guarraci; il direttore della
riserva naturale Saline di Trapani Girolamo Culmone.
Ha
aperto i lavori il presidente del sodalizio Michele Ferrara e sono intervenuti la presidente della Pro Loco Alessia
Falzone, il sindaco Vincenzo Emma, l’archivista Giovanni Culmone e Franco Di Calogero
assistente di regia per i mezzi audiovisivi. Presente la presidente del
consiglio Maria Rosa Giusa sempre presenzialista.
Il
dottor Salvatore Palascino ha ricordato i 60 milioni di persone partecipanti al
conflitto; i circa dieci milioni di soldati caduti in guerra ed i sette milioni
di civili; nonché i 21 milioni di reduci alla fina della guerra; e certamente
anche i milioni di vittime fatte subito dopo dall’epidemia perniciosa “La
Spagnola”.
Il dottor Salvatore Palascino
ha avuto il grande merito di aver commosso i presenti con la grande
documentazione presentata in video: la prima guerra mondiale e l’impresa della
trasvolata Francesco Chiaramonte che ha dato lustro al paese.
Giuseppe Carà